Regia di Andrea Segre vedi scheda film
Li è un nome. Se ci aggiungiamo l’accento diventa un luogo. E infatti Li si trova in un luogo diverso, lontano, un altro mondo. . Il mondo che la circonda è fatto di persona diverse, che la guardano ora con sospetto, ora con condiscendenza, oppure non la guardano affatto.
Li è un nome. Se ci aggiungiamo l’accento diventa un luogo. E infatti Li si trova in un luogo diverso, lontano, un altro mondo. È mite, silenziosa, e porta con sé nel cuore le sue nostalgie, le sue tradizioni, l’amore per i piccoli gesti, la poesia, che è in lei e attorno a lei. Il mondo che la circonda non le risulta facile e sogna il ritorno in quell’altro luogo, dove l’aspettano gli affetti. Ma quando si parte per necessità o destino non è facile e non è detto che questo avvenga. Il mondo che la circonda è fatto di persona diverse, che la guardano ora con sospetto, ora con condiscendenza, oppure non la guardano affatto.
Ma non è detto che non ci sia, nascosto tra le gente che sembra tutta uguale, un’anima delicata e poetica come la sua, magari sotto le spoglie di un pescatore ruvido e straniero come lei, luogo dell’anima molto simile: estraneità, sogni di una vita migliore, sguardo che va oltre. E quando due vite solitarie si incontrano nello spirito, l’indifferenza delle persone non conta più e lo scambio di umanità e cultura diventa un’ancora a cui aggrapparsi.
Andrea Segre punterà ancora il suo obiettivo sullo straniero che arriva in Italia e userà tutta la delicatezza che possiede per raccontare le difficoltà di chi è costretto a scappare per vari motivi (economici e non) dalla propria terra e ad adeguarsi al mondo ostile che gli è intorno. Il suo ‘La prima neve’ ripeterà lo scambio di umanità, che è sempre un miracolo tra persone che sembrano differenti.
La prima neve (2013): Matteo Marchel
Il film emoziona e colpisce, nella sua semplicità senza retorica e lascia volare i sentimenti come piccole lanterne cinesi, come piccole candele che scivolano sull’acqua.
La bellissima fotografia di Luca Bigazzi farà il resto, mostrandoci quel mare come un malinconico paesaggio orientale, mentre Zhao Tao sarà premiata come miglior attrice ai David di Donatello.
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La laguna è femminile, calma e misteriosa. Il mare è maschile, non riposa mai, è sempre in balia del vento e delle onde. Il vento mi piace, perché mi porterà da te.
(riferito al figlio)
Hai mai guardato l’acqua? Va dal mare alla laguna e torna indietro, ma non ritorna tutta al mare. C’è dell’acqua che non riesce più a uscire e rimane intrappolata nella laguna.
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