Regia di Andrea Segre vedi scheda film
Finalmente. Quasi all'alba del 2013, son riuscito a vedere uno dei film più belli del nostro cinema recente, uscito nel 2011 e, ovviamente, praticamente invisibile nelle sale. Segre è un bravo documentarista, ed esordisce nel lungometraggio ambientandolo in una grigia, bellissima, malinconica Chioggia. Una storia di immigrazione, cinese, di un bar con
i suoi perduti, sfiniti, pescatori che vivono la pensione fra un' "ombra" di vino e un'ombra ancora di vita. Un incontro/scontro fra due mondi diversissimi, che riescono a trovare un punto di contatto fra la dolcissima Li e un pescatore slavo, il "poeta". Tutto destinato, segnato, da un'impossibilità, come il mare che si fa laguna, per poi inesorabilmente tornare mare. Ma qualcosa rimane nel riflusso. Un film struggente e perfetto.
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