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io sono Li

Regia di Andrea Segre vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su io sono Li

di alan smithee
8 stelle

Shun Li e’ una dei tanti immigrati cinesi che entra nel nostro Paese al soldo del proprio padrone connazionale, lavorando per anni praticamente gratis per ripagarsi quel “debito originale” che li rende pressoche’ schiavi fino a che non viene interamente saldato. In questo modo la societa’ cantonese vive all’interno di un suo ambito gelosamente circoscritto, che ne impedisce contatti all’esterno - se non strettamente funzionali con l’attivita’ svolta per conto dell’organizzazione -  e ne ostacola ogni tipo di integrazione con i residenti. La protagonista lavora dapprima in una officina tessile del Centro Italia, per poi venire trasferita a Chioggia per gestire un bar sul porto. In quel contesto la giovane donna a poco a poco familiarizza, dapprima timidamente, poi aprendosi sempre piu’, con alcuni clienti del posto; in particolare con “il Poeta”, un anziano pescatore croato da trent’anni in quel borgo marinaro, ormai vedovo e spesso solo. Tra i due nasce un rapporto di tenera comprensione, subito perfidamente frainteso sia dalla comunita’ cinese, sia tanto piu’ dai gretti abitanti del posto. La separazione definitiva delle due anime sensibili e cosi’ in sintonia e’ inevitabile, ma la benevolenza di un gesto compiuto con il cuore riesce a procurare alla donna il riavvicinamento con la sua unica ragione di vita: il giovane figlio di otto anni lasciato in patria con l’anziano nonno.Delicato, sensibile esordio nel cinema di fiction di un giovane documentarista che sa trovare la giusta misura nel rappresentare genuinamente e senza cadute troppo scontate, nel contempo la grandezza e la pochezza dell’animo umano, la timida ma schietta bontà  di pochi che incredibilmente riesce a superare gli invalicabili confini della cattiveria e della prevaricazione, cosi’ presenti in ogni parte del mondo e della societa’.Intensa e commovente la giovane protagonista, attorno alla quale si muovono alcuni dei migliori nomi del cinema e teatro di oggi, ed un Rade Serbedjiza da tempo raramente cosi’ ispirato ed in parte.

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