Shun Li è arrivata in Italia dalla Cina alla ricerca di fortuna. Dopo essere stata impiegata in un laboratorio tessile romano, la ragazza trova lavoro come barista in un’osteria di Chioggia, dove conosce Bepi, soprannominato il Poeta, un pescatore di origini slave. La loro amicizia è destinata a rinsaldarsi e divenire sempre più profonda proprio grazie alla poesia che permette loro di estraniarsi dalle ostilità che dividono le rispettive comunità e dalle difficoltà economiche che investono il paese.
Note
Figure di un sottobosco chioggiotto delineato con (auto)ironia dalla sceneggiatura del regista e di Marco Pettenello, che isola i due straordinari protagonisti in una bolla di poesia e amara solitudine. Il padovano Andrea Segre, classe 1976, viene da un corposo percorso documentaristico, concentrato sul Veneto, regione d’origine, e sui movimenti migratori in Italia ed Europa (da Marghera Canale Nord ad A Sud di Lampedusa, da cui il libro omonimo di Stefano Liberti). In questo suo felice debutto nel cinema di finzione affronta l’immigrazione con piglio diretto, senza pietismi, dimostrando sicurezza di regia e dimestichezza con gli attori. Luca Bigazzi conquista gli occhi e il cuore fotografando una laguna che rievoca paesaggi asiatici. Cinema lirico, ma anche di sostanza.
Nel titolo, la doppia semantica di una affermazione di identità e di una collocazione geografica che mantengono nella genericità del nome e dell'avverbio tanto l'adesione ad un riconoscibile stereotipo etnico quanto lo sradicamento di una condizione esistenziale che si fa paradigma universale della migrazione forzata ai tempi della globalizzazione.
Li è un nome. Se ci aggiungiamo l’accento diventa un luogo. E infatti Li si trova in un luogo diverso, lontano, un altro mondo. . Il mondo che la circonda è fatto di persona diverse, che la guardano ora con sospetto, ora con condiscendenza, oppure non la guardano affatto.
Aiutato da due ottimi interpreti e dalla splendida fotografia di Bigazzi, Segre racconta l’immigrazione da un punto di vista insolito e particolare che gli consente di evitare falsi pietismi e andare invece diritto al cuore del problema. Assolutamente da vedere
Come la protagonista è in attesa della fantomatica, liberatoria “notizia” (quella cioè che annuncerà l’estinzione del debito contratto per poter così finalmente riabbracciare il figlio), anche l’italico spettatore, avendo annusato quest’anno un’imprescindibile aria a tema immigrazione che ha portato diversi lavori più o meno deludenti o pretenziosi (Cose dell'altro mondo;… leggi tutto
Una giovane immigrata cinese, costretta a lavorare in un'osteria di Chioggia per riscattare il ricongiungimento con il figlio rimasto in patria, intrattiene una relazione platonica e affettiva con un anziano pescatore croato da tempo in Italia. La delicata poesia del loro legame umano viene bruscamente interrotta dal rigido codice etico del caporalato cinese, preoccupato solo di mantenere il… leggi tutto
Film da vedere e su cui discutere. La storia e' una Storia con la s maiuscola, il mondo degli immigrati cinesi, che ai comuni mortali e' lontano come la Cina stessa. Allo stesso tempo, un immigrato ormai localizzato, nel profondo (piu' di quanto si possa pensare) Veneto che interagisce con la nostra protagonista. Le conseguenze saranno (fin troppo) prevedibili. Ad un esame approfondito, non… leggi tutto
Shun Li lavora in un laboratorio tessile della periferia di Roma, il suo obiettivo è ottenere i documenti necessari per farsi raggiungere dal figlioletto di 8 anni. Dovutasi trasferire a Chioggia, una cittadina della laguna veneta, per lavorare come barista in un osteria, conosce Bepi, un pescatore di origini slave.
Andrea Segre diventa qui autore di una favola soave e leggiadra,…
Mi sono imbattuto qualche giorno fa nella miniserie (un lungo film di otto ore, in verità) “We are who we are” coproduzione internazionale Sky Atlantic e HBO distribuita due anni fa e diretta da Luca…
Shun Li (Zhao Tao) era operaia tessile in un laboratorio di sartoria a Roma.
Era venuta in Italia da sola, lasciando in Cina il figlioletto di soli otto anni, affidato al proprio padre – il nonno che se ne predeva cura – La sua massima aspirazione era di ricongiungersi al piccino, ma non dipendeva da lei né quando né come le sarebbe stato possibile: prima…
Una giovane immigrata cinese, costretta a lavorare in un'osteria di Chioggia per riscattare il ricongiungimento con il figlio rimasto in patria, intrattiene una relazione platonica e affettiva con un anziano pescatore croato da tempo in Italia. La delicata poesia del loro legame umano viene bruscamente interrotta dal rigido codice etico del caporalato cinese, preoccupato solo di mantenere il…
Buon film di sintesi tra mondi ai marigini di una nebbiosa periferia da bar che potrebbe benissimo essere ambientata ovunque oltre che a Chioggia, ma che qui riesce a cogliere, grazie ad una eccellente fotografia, quella mancanza di orizzonte e di confine tipica della laguna. La protagonista, catapultata in questa sorta di piccolo mondo antico, dovrà combattere con pregiudizi e sospetti…
Ogni luogo paese, ha il suo posto di ritrovo, che può essere un punto di partenza o di permanenza a seconda del momento della giornata in cui ci troviamo. Nel mio caso e nel mio paese era il Bar, dopo cena era…
Li è una giovane donna cinese emigrata in Italia. L’organizzazione che le ha pagato il viaggio ed il permesso di soggiorno la tiene n condizioni molto vicine alla schiavitù. Dovrà lavorare quanto basta per ripagare il debito e permettersi di poter far venire il figlio di 8 anni al quale scrive regolarmente lettere e poesie.
Da Roma viene traferita a Chioggia per…
Li è un nome. Se ci aggiungiamo l’accento diventa un luogo. E infatti Li si trova in un luogo diverso, lontano, un altro mondo. È mite, silenziosa, e porta con sé nel cuore le sue nostalgie, le sue tradizioni, l’amore per i piccoli gesti, la poesia, che è in lei e attorno a lei. Il mondo che la circonda non le risulta facile e sogna il ritorno in…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (11) vedi tutti
Un film di poche parole e di pochi colori. Solo quelli giusti per dire e mostrare tutto. A mio parere, un film perfetto.
commento di mitzicatUna fuga poetica dalla solitudine e viaggio alla scoperta di differenti culture con un'analisi alienata della società in cui vivono i due personaggi
leggi la recensione completa di QualcunocheadorailcinemaUno dei più bei film che trattano l'immigrazione.
leggi la recensione completa di ezioIl primo lungometraggio di Andrea Segre, presentato e ottimamente accolto a Venezia nel 2011. Una malinconica e dura storia di immigrazione.
leggi la recensione completa di laulillaNel titolo, la doppia semantica di una affermazione di identità e di una collocazione geografica che mantengono nella genericità del nome e dell'avverbio tanto l'adesione ad un riconoscibile stereotipo etnico quanto lo sradicamento di una condizione esistenziale che si fa paradigma universale della migrazione forzata ai tempi della globalizzazione.
leggi la recensione completa di maurizio73Un po' triste e malinconico ma non un brutto film. Bella la fotografia.
commento di Artemisia1593Simpatica l'idea di sottotitolare sia i cinesi che i padani! Ciascheduno ne tragga le conclusioni che ritiene... Un film per chi ama la poesia.
commento di andenkoLi è un nome. Se ci aggiungiamo l’accento diventa un luogo. E infatti Li si trova in un luogo diverso, lontano, un altro mondo. . Il mondo che la circonda è fatto di persona diverse, che la guardano ora con sospetto, ora con condiscendenza, oppure non la guardano affatto.
leggi la recensione completa di michemarAiutato da due ottimi interpreti e dalla splendida fotografia di Bigazzi, Segre racconta l’immigrazione da un punto di vista insolito e particolare che gli consente di evitare falsi pietismi e andare invece diritto al cuore del problema. Assolutamente da vedere
commento di (spopola) 1726792Una storia di solitudini. Chi è a casa ma solo, chi è lontano ma sola. Il film è molto delicato come la protagonista. Lo consiglio.
commento di sillabaBello, intimista, dolce, lento ma non certo noiso.
commento di ottobyte