Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Resoconto di un vero e proprio esodo di massa, costruito attraverso un organico uso di materiale di repertorio – messo a disposizione da un’emittente televisiva della regione Puglia, scelta come approdo di questo drammatico viaggio della speranza: il popolo albanese, composto da cittadini buoni e cattivi, onesti e non, guarda all’Italia come la terra promessa agli ebrei dal dio di Mosè; al posto della manna dal cielo, l’alimento con cui si sostentano durante il tragitto è lo zucchero stipato nella nave che li trasporta. Ma una volta giunti a destinazione, scoprono che questo Nuovo Mondo non offre loro latte e miele (cioè soldi facili e successo, come visto – ed erroneamente creduto – nella televisione italiana): ben presto la situazione degenera, portando alla luce tutte le problematiche legate alla gestione di una fiumana di gente, che in fuga dal paese di origine si è ritrovata a non essere accolta come sperava.
Le testimonianze di quei pochi profughi che sono riusciti a emergere nello stivale italico confermano quanto fosse (e forse è ancora) radicata presso il popolo albanese l’incrollabile convinzione secondo cui in Italia si possa facilmente far fortuna.
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