Regia di Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio vedi scheda film
E’ un film che si può sintetizzare in un unico aggettivo: crudele. Le sette opere di misericordia corporale (poi ci sono anche quelle spirituali perché giustamente sette sole non bastavano) sono quelle richieste da Gesù per guadagnarsi il regno del Padre. A prescindere dai significati cristiani la rappresentazione delle realtà proprie dei due protagonisti (con la superba espressività del sempre splendido Herlitzka) ben rappresenta alcune situazioni sociali e l’effettivo calvario di molte esistenze. Due percorsi pregni di differente sofferenza si scontrano, s’incontrano accudendosi e infine trovano due distinti e personali momenti di sofferta gratificazione nel “riscatto” del neonato e nel ravvedimento e restituzione dello stesso. La conseguente immancabile punizione evidenzia la componente “bestiale” di tanti umani a prescindere dall’etnia. Il film si chiude con l’unica speranza che, come sempre, dovrebbe risiedere nell’amore. A mio parere è un film che anche senza alcune ostinate sequenze (es: svestizione della moldava o nel finale assurdo persistere del bianco al lunotto del bus) e con qualche dialogo in più non avrebbe perso nulla del suo messaggio. In questo nasce il sospetto d’inutile forzatura verso il cinema d’essai…tranquilli gemelli! …anche con qualche taglio non sarebbe stato ugualmente un film per tutti.
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