Regia di Pippo Mezzapesa vedi scheda film
In un paese della Puglia si incrociano le esistenze di due adolescenti, Zazà (Schiopani) e Veleno (Orzella) - compagni di squadra di calcio di diversa estrazione sociale - e della bella Annalisa (Prandi, già vista, tra gli altri, in Qualche nuvola), ragazza enigmatica dal passato sofferto e con un matrimonio naufragato prima ancora di nascere. Sullo sfondo, politici affaristi, minori drop out oppure occupati in lavori sottopagati, famiglie disfunzionali, fratelli tossici, sogni ad occhi aperti per un domani migliore, magari in qualche grande squadra di calcio.
All'esordiente Pippo Mezzapesa va riconosciuta una sensibilità fuori dal comune nell'intercettare umori e registri di adolescenti randagi, confusi e impauriti, tra richiami felliniani ed eccessive spinte drammatiche. Ma nel suo insieme l'opera tratta dal romanzo omonimo di Mario Desiati è confusa, incerta, tutta impostata su un registro narrativo fiabesco e monocorde con elementi e personaggi che sembrano infilati nel racconto più per dare un minimo di credibilità ai titoli di testa che non per esigenze diegetiche (Valentina Carnelutti compare per una manciata di secondi ma il suo nome è tra i primi a comparire). Sul genere, molto meglio andarsi a rivedere film di registi come Capuano e Winspeare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta