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Captive

Regia di Brillante Mendoza vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Captive

di berkaal
6 stelle

La pellicola è basata su un episodio realmente accaduto nel 2001/2002 nelle Filippine, una vicenda alquanto complessa che ha destato molte perplessità, anche per una possibile connivenza che sembra esistesse tra le forze armate ed i terroristi. Il regista ha adottato una serie di accorgimenti per rendere il tutto il più verosimile possibile, separando gli attori in gruppi, sottoponendoli a privazioni e stress psicologici (una specie di Isola dei Famosi) e girando le scene nell'esatta sequenza cronologica. Il nobile intendimento ed il rigore documentaristico sembrano però essere stati accantonati a proposito di alcune scelte importanti anzichenò: il personaggio che tanto calza alla Huppert dovrebbe essere stato inventato di sana pianta, almeno non ne ho trovato traccia in rete, e tantomeno verosimile è il legame affettivo, anche se platonico, che si instaura tra la protagonista ed un giovane membro della banda dei rapitori, cosa che puzza tanto di concessione atta a catturare un pubblico più ampio. Che dire poi dei soldati delle forze regolari filippine che negli scontri armati cadono come mosche e ricordano i pellirosse nei film western pre-anni settanta? Scelte, queste, che appaiono in verità non del tutto condivisibili.

Il cast se la cava abbastanza bene, ma non lascia il segno, l'unica interprete che spicca è Isabelle Huppert che dimostra come si possa essere desiderabili anche struccate, zozze, denutrite a quasi sessant'anni. Nella sua visione del problema, Mendoza non può certamente essere accusato di essere manicheista, ma cerchiobottista un po' forse sì. Che dire poi del finale? Lascia un po' così, a bocca aperta, con la sensazione di esser stato fatto un po' precipitosamente, rompendo il ritmo della narrazione precedente, giungendo pressoché inaspettato.

Sulla trama

Palawan, Filippine: un gruppo di terroristi islamici sequestra una ventina di ostaggi, la maggior parte dei quali turisti stranieri, dando inizio così ad un odissea, un viaggio tra mille insidie e stenti che durerà più di un anno intero.

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