Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film
Ok, forse il paragone è eccessivo, parliamo di film molto diversi però qualche assonanza c'è, inutile negarlo. Sesso, sesso e ancora sesso nella mente del protagonista, ossessionato fino al punto da provare anche esperienze omosessuali. La chiuderei qui la recensione perché di fatto non c'è molto altro, il finale non dice proprio nulla e la figura della sorella aumenta solo l'ambiguità del racconto senza di fatto generare ulteriore profondità psicologica nella somma complessiva. Non perché non sia un personaggio importante, solo perché non risolve alcun nodo della questione. Il protagonista è banalmente malato di sesso, malato perché soffre e non perché ciò che faccia sia patologico in sè. Un single che decide di restar tale per coltivare le sue passioni sessuali non fa male a nessuno, la patologia si innesta nel momento in cui la sessualità va a compromettere lo spazio lavorativo o affettivo, cosa che avviene in maniera che appare leggermente forzata. E' un film noioso, ho fatto forward persino nelle scene di sesso, e con una colonna sonora che non aiuta affatto. Si segnala solo e soltanto per un Fassbender che dimostra di saper recitare quando vuole e per le buone atmosfere underground. Non lo consiglio decisamente.
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