Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film
Ambientazione notturna e iperrealistica, difficoltà di vivere normalmente ,impossibilità di costruire un rapporto sentimentale che ti rende facile preda della pornografia ormai alla portata di tutti e poi catarsi nel sangue e finale beffardo.
Considero Shame un piccolo figlio di Taxi Driver.
Ambientazione notturna e iperrealistica, difficoltà di vivere normalmente , impossibilità di costruire un rapporto sentimentale che ti rende facile preda della pornografia ormai alla portata di tutti e poi catarsi nel sangue e finale beffardo.questi sono gli accostamenti che trovo nei due films.
Certo Michael Fassbender non è Robert De Niro e Steve McQueen non è Martin Scorsese…ma chissà in futuro…
Ottima la Mulligan.
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Fassbender è gia' ora un attore notevole,in Hunger da vita ad una trasformazione fisica pazzesca,sentiremo ancora parlare molto (e bene) sia di lui che di McQueen
Ciao. Ho letto in diverse altre recensioni di questo paragone. A me, sinceramente, non convince (troverei più azzeccato parlare di Abel Ferrara, ad esempio). I due film mi sembrano, anche stilisticamente, all'opposto: da una parte (Taxi Driver) l'iperrealismo, i rossi violenti, l'ironia beffarda della vicenda, e un fraseggio jazz lacerante e dagli strappi improvvisi; dall'altra (Shame), un film estetizzante, un tour de force di invenzioni registiche che però danno l'impressione di un'omogeneità stilistica assoluta, devitalizzata, un film provocatorio ma non troppo (né hard, né soft), disperato, senza ironia. La catarsi di Travis, poi, non solo si realizza sullo schermo, ma è anche riconosciuta a livello collettivo; mentre la tragedia di Brandon rimane individuale, solitaria, e non conosce nessuna climax. L'ironia beffarda che conclude Taxi Driver è invece rebus disperato e disperante in Shame. Magari i film possono essere avvicinati per l'ambientazione comune: ma anche qui ho i miei dubbi. In Taxi Driver la città è protagonista, in Shame (è una mia impressione, ovunque ho letto diversamente), la città mi sembra solo un inquietante sfondo, astratto, un acquario che preme e incombe sui personaggi, ma non li lascia respirare. Anche McQueen ci dà raramente totali di NEw York: piuttosto, quando può, stringe l'inquadratura su Brandon. Che ne pensi?
Le tue impressioni sono intelligentemente motivate... il bello del cinema è che certi film 'densi' ci trasmettono tante emozioni e fanno venire a galla tanto di noi...e dato che siamo tutti diversi...poi c'è anche da dire che a distanza di tempo, rivedere un film ci può trasmettere ancora cose diverse. Anche per questo amo il cinema! grazie del commento. Ciao
E' vero: i film cambiano, noi cambiamo... Ciao!
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