La recensione su Wuthering Heights

di mm40

3 stelle

Heathcliff è uno zingarello di colore, accolto nel podere di un contadino inglese. Qui fa amicizia con la di lui figlia Cathy e, crescendo, fra i due ragazzini nasce l'amore. Ma quando lei decide di sposare Edgar, Heathcliff scappa. Ritornerà dopo una decina di anni e la passione fra i due sarà ancora intatta. Lui però si innamora della sorella di Edgar: la tragedia è alle porte.

Apprezzabile illustrazione, non particolarmente originale e dalla tenuta narrativa piuttosto blanda, questa trasposizione di Cime tempestose - oramai va di moda lasciare i titoli in lingua straniera, anche se nessuno in Italia chiama Wuthering heights il romanzo di Emily Bronte - rappresenta il terzo lungometraggio per la talentuosa regista inglese Andrea Arnold, a due anni di distanza dal riuscito Fish tank (2009) e cinque dal buon esordio Red Road (2006). Il primo pensiero che salta alla mente è, naturalmente, che la Arnold sia voluta 'scendere a compromessi' con il cinema da Blockbuster, girando un'opera vendibile a livello planetario con una produzione a budget medio-alto; il risultato nel complesso non lo smentisce, ma la sensazione che la cineasta britannica abbia voluto imprimere un personalissimo marchio 'nero' alla pellicola permane comunque. La fotografia di Robbie Ryan (premio Osella a Venezia 2011) è perennemente buia, fatta di ombre più che di luci; il sonoro prevede a più riprese scrosci temporaleschi o tintinnare di gocce di pioggia, con uno spazio minimo riservato alle musiche; anche i dialoghi sono piuttosto rarefatti, cosa che lascia l'idea di trovarsi di fronte a personaggi riflessivi, introspettivi, più predisposti verso la meditazione che l'azione. E in effetti di azione nelle due ore e dieci minuti di durata del film ce n'è poca, quasi tutta stipata nel quarto d'ora finale. Fra gli interpreti non si trovano nomi di vasto richiamo, ma indubbiamente tutti gli elementi del cast funzionano a dovere; protagonisti sono James Howson e Kaya Scodelario, insieme a Solomon Glave e Shannon Beer (rispettivamente: Heathcliff e Cathy adulti e gli stessi da ragazzini). La Arnold firma anche la sceneggiatura insieme a Olivia Hetreed. 3,5/10.

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