Regia di Giorgos Lanthimos vedi scheda film
Immaginate che esista un team di persone disposte a rendere meno difficile l'accettazione della morte dei propri cari, sostituendosi agli stessi in cambio di denaro ovviamente. Un team altamente specializzato che provvederà a riprodurre le caratteristiche delle persone defunte e alleviare così, gradualmente, il senso di perdita. Sareste disposti a dargli questo denaro? Se non siete fuori di testa, no. Eppure, come esperimento antropologico, quello di Lanthimos si rivela efficace; il regista si conferma intuitivo e di talento nonché molto sensibile sulle tematiche sociali e nello specifico familiari. I quattro protagonisti dovranno dar via ad un processo di spersonalizzazione, un po' come l'attore che deve rivestire i panni del suo personaggio, ma molto più distruttivo e totalizzante che li metterà in condizione di non riuscire a tornare indietro e riprendersi la propria vita. Questa pellicola, però, dimostra come lo stesso regista sia anche incapace di superare alcuni suoi limiti evidenti. Alps, come l'inarrivato Kynodontas, offre un punto di vista diverso sui rapporti familiari prima di tutto e sull'interfacciamento della famiglia con la società in seconda istanza ma allo stesso modo soffre l'assenza di ritmo e di verve. È possibile che questa sia una scelta deliberata del regista, ovvio, ma sicuramente il risultato è quello di mortificare la fruizione del prodotto e renderla sofferente laddove le premesse e la trama invoglierebbero ad una visione vorace e totale. Tra un calar di palpebra e l'altro, si finisce invece per perdere qualcosa in fluidità, per non parlare di alcune scene che seppur attinenti al contesto appaiono poco sensate e forzate. Si potrebbe definirlo un tratto stilistico ma non appartiene a Lanthimos come non apparteneva alla Dogville di Lars Von Trier; la speranza è che questo promettente regista non si cristallizzi sulla formula riuscita trasformandola nella sua condanna. Come sempre queste valutazioni sono una somma di considerazioni soggettive ed oggettive, è innegabile che la storia di questi 4 personaggi e del mestiere che si inventano sia spiazzante e curiosa, gli attori sono capaci ma di contro la colonna sonora è scialba ed il ritmo soporifero. Nel complesso, un film sopra la media, sicuramente da vedere.
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