Regia di George Clooney vedi scheda film
Le Idi di Marzo, scritto e diretto da George Clooney, è tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon, Farragut North. Il protagonista è il giovane Stephen Meyers, una sorta di "barone rampante" con la vocazione per la politica: parafrasando il Cosimo del romanzo di Italo Calvino, riuscirà egli a sopravvivere sugli alberi dei suoi ideali oppure sarà costretto a scendere a terra, cadendo vittima (o complice a sua volta) dello squallore e dei malcostumi?
Il risultato è decisamente buono. Un ritratto magari impietoso, che cavalca l'indignazione generale, ma è innegabile la sua profonda sincerità, verità e attualità, purtroppo. Tutto già visto nella vita reale, non solo quella americana, ogni giorno. Ottimi comunque sia i personaggi sia le interpretazioni da parte dell'indovinato cast. I dialoghi dignitosi e l'apprezzabile colonna sonora contribuiscono a loro volta ad una confezione nel suo complesso sobria ma efficace. Consigliato.
Il film è ambientato nel mondo politico statunitense in un prossimo futuro, durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico. Racconta la vicenda di Stephen Meyers, un giovane e idealista guru della comunicazione (Ryan Gosling), che lavora per un candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris (George Clooney), e che si trova suo malgrado pericolosamente coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano.
Belle le musiche di Alexandre Desplat. Sempre discreto e mai invasivo durante il film, si scatena invece in tutta la sua creatività durante i titoli di coda.
A me è piaciuto così: è precisamente come mi aspettavo che fosse.
Migliora ad ogni sua nuova opera. Bravo. Sa imparare dall'esperienza.
Squisitamente in parte nel ruolo del giovane protagonista, Stephen Meyers. Bravo davvero.
Sempre professionale, anche nelle vesti "politiche" del governatore Mike Morris.
Minore ma significativa, è la giornalista Ida Horowicz.
Incantevole Molly Stearns. Intensa.
I personaggi ruffiani, come questo Tom Duffy, ben gli si addicono.
Degno comprimario il suo Paul Zara.
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