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Le Idi di Marzo

Regia di George Clooney vedi scheda film

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La recensione su Le Idi di Marzo

di diomede917
8 stelle

La migliore sintesi per giudicare “Le idi di Marzo” è la domanda finale fatta a Ryan Gosling che chiude il film e il suo primo piano con uno sguardo fisso quasi senz’anima simile a uno squalo.

Perché il film di George Clooney non è un film sull’ideologia della politica, il suo intento non è spiegare i principi democratici o repubblicani.

E’ un film sul dietro le quinte, sul mondo degli addetti stampa, sul cinismo che sta dietro a una notizia o a una frase infelice.

Protagonista è un giovane addetto stampa, un Ryan Gosling che diventa sempre più bravo ogni film che interpreta, del candidato alla primarie democratiche George Clooney.

Il ragazzo è un mago della comunicazione e delle strategie e paradossalmente ancora legato a certi principi ideologici, imparerà ben presto a sue spese che in questo mare di merda ci sono degli squali affamati pronti a venderti per un voto.

Le idi di Marzo è un film che omaggia sia nella tematica che nella messa in scena quei film di forte impegno sociale tipici della cinematografia americana anni ’70 (tipo Il candidato per intenderci) ma con un cinismo che è segno di nostri tempi.

Clooney regista dirige che è un piacere il suo cast…. È un film sulle seconde linee della politica e sceglie le migliori seconde linee del panorama cinematografico americano.

È una gara di bravura nel proprio ruolo tra Philippe Seymour Hoffman e Paul Giamatti, giocatori di scacchi ineccepibili….persone che sanno benissimo come ribaltare a proprio favore un’innocua chiacchierata….maestri della palestra della politica che insegneranno benissimo a far crescere i muscoli al talentuoso ma giovane Gosling.   

Il vero punto di forza di questo film è il punto di vista che vede un democratico come George Clooney mettere in scena la campagna politica con tutti gli annessi e connessi di un candidato alle primarie presidenziali democratico, con chiari riferimenti a fatti vicini al caso Clinton con tutte le dovute correzioni. E la scelta di cambiare il titolo originale con “Le idi di Marzo” fa capire di gran lunga l’intento di mettere in scena le cospirazioni e le coltellate simboliche che la politica attuale nasconde….

Voto 7,5

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