Regia di George Clooney vedi scheda film
George Clooney, nella veste plurima di autore, interprete e produttore, si appassiona ancora una volta ad una storia a sfondo politico che ci racconta i retroscena ed i rapporti che si instaurano tra i vari componenti dello staff di un candidato alle primarie e di altre persone che gravitano intorno a loro.
Il risultato è un gioco al massacro dove, alla fine, è l'anello più debole a pagarne le conseguenze perché la 'macchina' non può fermarsi e la corsa al potere è inarrestabile.
Clooney, alla sua quarta regia, costruisce un film molto solido e classico, memore di certi film degli anni '70, dove i dialoghi sono molto lunghi ed estenuanti e gli attori brillano tutti di luce propria, nonostante la disparità del minutaggio loro concessa. Questo è dovuto al fatto che ogni personaggio, anche secondario, ha a disposizione dialoghi molto incisivi.
Dal protagonista Ryan Gosling, ai sempre bravi Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman fino alla giovane Evan Rachel Wood, senza dimenticare Marisa Tomei, tutti offrono il meglio di se stessi.
Voto: 8.
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