Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Si è detto davvero di tutto di questo personale adattamento del Faust ad opera del regista russo Sokurov. Opera aliena, intensa, letterale, teatrale e pittorica al contempo. L'uomo e i suoi limiti, il corpo, la carne, il desiderio, l'ambizione, la conoscenza, la scienza, la religione, la guerra, il denaro, la vita, la morte. Film lungo, distorto, misterioso, sporco, visionario, orrorifico, malato. Ben fotografato, interpretato, diretto in modo originale e visceralmente autoriale, dall'esito sorprendente e dal passo pesante ma suggestivo. Indubbiamente un episodio cinematografico curioso e potente, sicuramente riuscito nell'intento d'interpretare il testo di Goethe in forma quanto mai inedita. Magnifica la sequenza finale girata in Islanda.
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