Regia di Madonna vedi scheda film
Dopo l’inaspettato esordio con “Sacro e profano” la pop star per eccellenza Madonna ci riprova addentrandosi in meandri ben più seri e con costanti rimandi storici ondeggiando su due piani paralleli e contigui, con una storia presente e quella, famosa e che da il titolo al suo film, passata.
Le ipotesi sono due; o ha studiato bene e lavorato sodo o dietro c’è l’aiuto di persone capaci (ai posteri l’ardua sentenza, va da se che a pensar male ormai ci siamo abituati un po’ tutti) per quanto poi si possa dire di tutto e di più sul risultato finale e sulla sincerità del prodotto in questione.
Ai tempi odierni Wally (Abbie Cornish) vive con uno psichiatra senza la felicità che si sarebbe aspettata e studiando la storia d’amore tra Wallis Simpson (Andrea Riseborough) ed il designato, e poi rinunciatario per amore, erede al trono Edoardo (James D’arcy) sogna quell’amore che vorrebbe vivere in prima persona.
Recandosi quotidianamente a visitare i cimeli del tempo che fu conosce un uomo della sicurezza (Oscar Isaac) che non ha paura di esporsi nei suoi confronti.
L’opera numero due di Madonna ha la patina melodrammatica del caso, spostandosi tra la storia di oggi e quella di ieri creando un panorama teleguidato con diverse movenze differentemente giudicabili.
Lo sguardo al passato è scrupoloso e meticoloso, quello odierno è forse ancora più scontato (quello al passato è comunque storia ed a suo modo il rimando a “Il discorso del re” è immediato), però per chi scrive è anche quello con più energia.
Probabilmente fin troppo scontato nell’evoluzione, ma vuoi per la carica del sentimento (spinto senza alcuna ritrosia), vuoi per la partecipazione degli interpreti (Abbie Cornish e Oscar Isaac sono più che presenti e l’alchimia tra loro si sente), la vicenda della donna che vuole semplicemente essere amata merita il suo spazio.
Poi certamente nei voli pindarici che vedono Wally e Wallis parlarsi manca qualcosa, l’evoluzione tutta ha un non so che di premeditato, il finale, almeno quando lo si vede, appare scritto in calce, ma la pellicola ha la sua presa sentimentale, almeno per me questo appare indubbio.
Per il resto l’insieme è ben curato e si registra una cura importante dei dettagli segnati dal tempo, vuoi che essi siano storici o che si tratti del semplice presente (per esempio il corridoio della casa di Wally).
Un film che lascia quindi qualche dubbio (quanto è sincero?), forse un po’ pretestuoso, ma comunque dotato di momenti sentimentali che non passano inosservati e vissuto da due attrici (Abbie Cornish e Andrea Riseborough) decisamente assorbite dai loro personaggi.
Discutibile, ma anche efficace nel manifestare le emozioni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta