Regia di Madonna vedi scheda film
Scagliarsi sulla Madonna regista sarebbe fin troppo facile, eppure l'opera seconda della regina del pop non corrisponde all'obbrobrio che ci si potrebbe giustamente attendere. Inizia barcollando e sembra perdersi tra indigesti salottini novecenteschi, ma trova poi un certo equilibrio mantenendo simmetrie temporali e sfaccettature amorose lontane da ogni stucchevolezza. Difficilmente un'emancipata doc come Madonna potrà mai empatizzare con Wallis: vite opposte, destini diversi, caratteri probabilmente inaccostabili. Ma la cantante nutre per l'ex Duchessa di Windsor un'ammirazione autentica che è abile a riversare nel film attraverso la moderna alter ego - un'ottima Abbie Cornish. A costo di eccessi e ingenuità, la regia riesce a imporsi. E se è vero che la semplice passione a volte non basta, qui compensa tutti i difetti del caso generando momenti notevoli e rendendo la Wallis odierna protagonista di una favola tanto appassionante quanto credibile. Non è l'opera di una storica né di una vera donna di cinema, ma una fiction senza infamia né lode. Alla luce del risultato, sorge spontaneo domandarsi quanta farina provenga effettivamente dal sacco della signora Ciccone. Chissà.
un personaggio da riscoprire
sbanda spesso e cede volentieri alle ingenuità, ma sa anche imporre sguardo e carattere. Sorprendente.
molto brava
ottima
valido
buona prova
non male
se la cava
comparsata
senza infamia e senza lode
piccola parte
deja vu...
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