Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
Riflessione sul potere e sui limiti dei media, in questo caso la televisione, in tempi non sospetti. Tre grandi attori, per un film farraginoso nella prima parte, splendidamente lirico nella seconda, con il rapporto Keitel/Schneider su tutti e tutto. Filosofico e affascinante. Uno di quei film destinati a crescere col tempo. Lo sguardo/telecamera e la pornografìa dell'immagine e dei soldi. Tavernier fa sempre Cinema a sè.
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