Sono trascorsi trent’anni da quando, in un desolato quartiere di periferia, un gruppo di preadolescenti si è ritrovato a crescere improvvisamente, perdendo la propria spensieratezza e innocenza, dopo aver scoperto l’identità nascosta dello stimato dottor Boldrini, autore dello stupro e dell’uccisione di due bambine. Il ricordo di quell’orco ha devastato le esistenze di Sandro, Carmine e Cinzia, costretti a rivivere quei giorni nel momento in cui casualmente si imbattono nel vecchio deposito che serviva da base per i loro giochi, ormai in demolizione.
Note
Sarà che il cinema di Gaglianone ruota da sempre attorno a un’idea di urgenza morale che già nel romanzo di Massaron emerge a fatica malgrado il tema forte della pedofilia; sarà che dopo il balzo in avanti di Pietro tornare a misurarsi a livello di struttura narrativa con quelle contorsioni temporali che opacizzavano I nostri anni e soprattutto il disgraziato Nemmeno il destino segna un riadagiarsi rinunciatario in meccanismi oliati; sarà che, in spregio a quanto sono rifiniti nei flashback i rapporti tra i piccoli interpreti, la pedanteria e ripetitività delle situazioni in cui sono coinvolti i protagonisti cresciuti suona sorda. Sarà. Fatto sta che calcolo e volontarismo pare abbiano da subito la meglio sulla buona fede.
Si', ok la Storia e' Drammatica ma nella visione non c'e' un passaggio che sia da ricordare e neanche la bravura degli Attori basta a questa Pellicola per alzarsi dalla mediocrita' di fondo.voto.1.
“Ruggine” è un film particolare, che mi ha convinto!
La storia di un orco e di una banda di ragazzini che lo combatte e lo vince in un castello arrugginito, in una periferia torinese degli anni '70...sembra una tipica storia di Stephen King, riportata nei nostri quartieri di palazzoni di immigrati meridionali, che popolavano interi paesi di case popolari e cortili terrosi. Il film si… leggi tutto
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" Eravamo bellissimi... " ...(*)
Penso che la figura di Gaglianone nel nuovo cinema italiano sia assimilabile soltanto ad un altro nome, lo stesso : Daniele, ma Vicari ( e magari un Gianni, Zanasi ). Come ''tipo'' di cinema, poi è ovvio che ci sono altri registi altrettanto o più o meno potenti : M.Frammartino, G.Diritti, P.Marcello, E.Winspeare...… leggi tutto
Il Mystic river dei poveri - tratto dal romanzo di Stefano Massaron - si svolge a Torino, periferia-periferia-periferia (casomai qualcuno non lo avesse capito dopo una cinquantina di inquadrature da ogni angolazione possibile), anno di grazia 1977 (casomai qualcuno non lo avesse capito sentendo snocciolare la formazione del Toro campione d'Italia, quello di Pulici e Graziani). Qui un… leggi tutto
All’improvviso era successo qualcosa. Ancora una volta, uno spostamento impercettibile, un deragliamento. Era qualcosa che succedeva dentro di loro, non era chiaro se prima dentro uno e subito dopo in tutti gli altri, come un virus contagioso, o piuttosto come una febbre comune che era…
Lo sbadiglio che incalza e la palpebra che si infilza, proprio quella sera tanto attesa..... t'hanno spaccato le bobine al lavoro, con la tipa (o il tipo....) hai ciulato senza decoro, hai bucato una gomma e con tanta…
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" Eravamo bellissimi... " ...(*)
Penso che la figura di Gaglianone nel nuovo cinema italiano sia assimilabile soltanto ad un altro nome, lo stesso : Daniele, ma Vicari ( e magari un Gianni, Zanasi ). Come ''tipo'' di cinema, poi è ovvio che ci sono altri registi altrettanto o più o meno potenti : M.Frammartino, G.Diritti, P.Marcello, E.Winspeare...…
Film dalla tematica disturbante, affrontata dal regista con coraggio visivo. Non sempre i risultati sono soddisfacenti ma si avverte l'onestà delle intenzioni e in un contesto di scarsa qualità dell'odierna produzione cinematografica italiana, il fatto è ammirevole. La "ruggine" avvolge i giochi dei bambini ma sarà la tomba del pedofilo assassino, metaforicamente rimarrà indelebile…
Si fa fatica ad arrivare fino ai titoli di coda,per una pellicola che tratta temi spinosi come la pedofilia,la disoccupazione e quant'altro.Il fatto e' che il film rimane ripetitivo,eccessivamente lungo e a tratti noioso.Una carrellata di attori conosciuti secondo me non ha fatto bene alla pellicola che visto i temi meritava attori presi per strada come un quasi-documentario.
Il pedofilo non è l’elemento singolare in un contesto di gente perbene. Non è l’abisso isolato che rimane in agguato nel buio. È, invece, parte di un tutto, facilmente riconoscibile e contiguo ad ogni altra manifestazione umana. Dal gioco al sesso il passo è breve, ed impercettibile, o magari assente, è il confine tra il gioco e la violenza, tra il brivido della sfida tra ragazzi ed il…
Il tema del film è interessante, attuale e delicato. Trattarlo è difficile. Qui abbiamo un'ambientazione perfetta, una fotografia che è elemento essenziale del film, è elemento portante, una recitazione dei bambini molto efficace quanto invece sopra le righe quella degli attori adulti. I tempi del film purtroppo sono sbagliati e la struttura narrativa che spesso si disperde toglie…
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Commenti (2) vedi tutti
Si', ok la Storia e' Drammatica ma nella visione non c'e' un passaggio che sia da ricordare e neanche la bravura degli Attori basta a questa Pellicola per alzarsi dalla mediocrita' di fondo.voto.1.
commento di chribio1Film a tratti, va e viene. Comunque interessante.
commento di gianbers