Regia di Walter Salles vedi scheda film
Per massacrare così Jack Kerouac ci voleva un talento speciale. E Walter Salles, uno che non ha saputo approfittare di un rigore a porta vuota come la storia del giovane Che Guevara per fare il suo capolavoro, figuriamoci se poteva cogliere l’ispirazione, l’anarchia, l’inquietudine del profeta della Beat Generation. E della sua bibbia, On the Road, appunto. E infatti non le sfiora neanche, tirando su un film noioso e piatto che disinnesca persino le attese scene sexy con Kristen Stewart che, poverina, con il suo pallido broncio non riesce minimamente a raggiungere il carisma e il fascino necessario a essere Marylou, motore inconsapevole e istintivo del libro. A far peggio però ci pensano Sam Riley e Garrett Hedlund che, nella parte di Sal e Dean, non ne azzeccano una. Quell’amicizia troppo stretta per non esplodere, quella bussola impazzita di sentimenti qui non ci appassiona mai, non ha le affascinanti ambiguità che Kerouac sapeva descrivere, non porta con sé l’ansia di conoscere il mondo e la vita che ce li ha fatti amare e diventare uno strumento di crescita emotiva. Salles rimane ostinatamente su un registro erotico/”stupefacente”, non prova nemmeno a spiegarci perché quei ragazzi provano, cercano altro, o qual è il contesto politico, morale e intellettuale che li porta a rompere certi schemi. Forse si era fuori tempo massimo per portare il buon Jack al cinema, di sicuro qui siamo totalmente fuori... strada.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta