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Scialla!

Regia di Francesco Bruni vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su Scialla!

di Andreotti_Ciro
7 stelle

Al ritmo di uno slang giovanilistico e molto stretto ci viene mostrata una capitale costituita da mille rivoli umani che confluiscono in un medesimo e vasto fiume sociale. Francesco Bruni ci offre l'occasione d'imbatterci in alcune di queste esistenze. Da un lato il giovane Luca, un Filippo Scicchitano alla sua prima prova d’attore che interpreta il ruolo di un ragazzo di periferia, sia umana che sociale e che in seguito ha dimostrato di sapersi slegare da personaggi molto stereotipati e appartenenti a questi sottogeneri. Dall’altro Bruno, insegnante interpretato da un eccellente Fabrizio Bentivoglio, al quale l'attore milanese offre una grande dose di disillusione che s'unisce alla certezza d'essere stato sconfitto dalla vita. Che avrebbe voluto essere una persona migliore e preferibilmente uno scrittore di successo che si è invece ridotto a scrivere biografie a comando.

 

Attorno ai due, e allo slang che permea tutta la pellicola, da cui il titolo che richiama un intercalare abusato nella capitale, si snoda una storia fatta di rapporti affettivi e di come l’insegnamento faccia bene all’animo delle persone. Di come nulla sia deciso a priori e per qualunque esistenza, che si parli di un adolescente senza un possibile futuro o di un professore, passando per le vetrate patinate di una villa di una ex pornostar, una Barbara Bobulova calatasi in un ruolo incredibilmente affascinante. Fino alla figura del “Poeta”, interpretato da Vinicio Marchioni, che appena smessi i panni del Freddo di Romanzo Criminale - La serie (id.; 2008 - 2010) ha saputo calarsi nei panni di uno spacciatore appassionato di arte e letteratura.

 

Un film che quindi scorre veloce e leggero, come si conviene al proprio titolo. Permeato di risate agrodolci e battute al vetriolo e che si ricorda al momento della sua conclusione con grande affetto perché poggiato sulla solida sceneggiatura. Non dimentichiamo che Francesco Bruni, qua alla sua prima fatica come regista, è solitamente autore sia di soggetti sia di sceneggiature, fra le più famosi e recentiè difficile non ricordarlo fra i co sceneggiatori di Un altro Ferragosto (id.; 2024) nuova pellicola di Paolo Virzì e sequel di quel Ferie d'agosto (id.; 1996) al quale aveva già contribuito in fase di scrittura.

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