Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Commedia a sfondo drammatico che scommette, vincendo con mia somma sorpresa, su un'inedita e solare prospettiva tutta al femminile nel ritrarre il Mississippi degli anni sessanta. E se funziona, oltre ai meriti di una sceneggiatura che probabilmente ha saputo sfruttare con saggezza i pregi ed i meriti dell'omonimo romanzo di Kathryn Stockett, è anche e soprattutto grazie all'eccellente prova di un cast azzeccato in ogni sua associazione attrice/personaggio.
La caratterizzazione complessiva potrà forse apparire caricaturale, eccessiva ed irreale, ma è innegabile che il risultato coinvolge, diverte e talvolta pure commuove come non mai. Si rimane incantati dai dialoghi e dalle progressive interazioni fra le protagoniste, così riuscite da ingannare il tempo e rendere leggere e deliziose le quasi due ore e venti di durata.
Ottimo ritratto, dalle soffuse e variegate tinte umoristiche, dell'ipocrisia e dell'insana malvagità che può permeare l'animo umano. In netto contrasto con l'eppur presente generosità e amicizia. Figure femminili memorabili, siano esse positive o negative. Eccezionali le attrici.
Consenso e premi meritati. Consigliato. Certo non bisogna aspettarsi un approccio documentaristico ai drammi di quel preciso contesto, perché di questo non si tratta. La loro visione d'insieme è alquanto edulcorata, quantunque parimenti efficace.
Mississippi, anni Sessanta. Eugenia "Skeeter" Phelan, una ragazza di Jackson, sud dello Stato, terminati gli studi sogna di divenire una scrittrice. Quando viene assunta da un giornale locale per una rubrica sui consigli alle casalinghe, si rivolge ad Aibileen, la cameriera della sua migliore amica, che inizia a raccontarle la commovente storia della sua vita. Skeeter, incoraggiata da un editore di New York, viene così coinvolta nella scrittura di un progetto segreto, che racconta le discriminazioni razziali a cui sono costrette le donne di colore che da sempre si prendono cura delle famiglie della zona.
Le musiche di Thomas Newman arricchiscono e accompagnano con professionalità la narrazione, cogliendo appieno le diverse anime e alternando i temi allegri ai toni più seri. Da ascoltare.
Niente.
Questo è il suo unico film che ho visto. Ma non ho dubbi sul fatto che sia il migliore della sua breve carriera.
Brava, determinata e credibile la protagonista Eugenia "Skeeter" Phelan. Piacevole novità.
Hilly Holbrook è l'incarnazione della perfidia. E in questi ruoli l'attrice sa donare il meglio di sé.
La bella Celia Foote è ingenua ma onesta. Radiosa, le sue scene sono fra le migliori del film.
Brava nel ruolo di Charlotte Phelan.
Caratterizza la Signora Walters con simpatia.
Aibileen Clark dona quel tocco drammatico. La più intensa.
La presenza carismatica di Minny Jackson è di certo un valore aggiunto. Ottima.
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