Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Farcito di tante attrici note e brave, il film è una commediola che sfiora l’emozione in quanto l’argomento è il razzismo mai celato negli anni sessanta nel Missisippi. Tutte le famiglie ricche e benestanti hanno una governante, una HELP, appunto, che pulisce cucina accudisce le piccole di casa (in questo film sono solo femmine, i maschi sono tutti distratti e già cresciuti), ma non ha alcun diritto, neanche quello di andare nel bagno della padrona di casa. Loro si devono arrangiare, alle più fortunate capiterà che la signora farà costruire un bagnetto esterno alla casa, e che non si azzardino a trasgredire pena il licenziamento. Altro che articolo 18, a quei tempi le serve di colore venivano messe fuori di casa all’istante, anche se le piccoline, ormai affezionate, piangevano disperatamente vedendole andar via.
Il bello del film sta nella ricchezza del cast e nella bravura delle due governanti di colore: Viola Davis con il suo viso imbronciato dalle avversità capitate nella sua vita e Octavia Spencer, che è uno spettacolo vederla recitare col suo semplice sguardo. Ma bravissime a recitare la parte delle signore nullafacenti che passano il tempo tra giochi di carte e riunioni di dame di beneficienza le altre, ma “bianche”: Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain. Su tutte la simpaticissima Emma Stone, figlia ribelle e controcorrente, che aiuterà le povere donne di colore a scrivere il libro che svelerà le cattiverie subite. Belle le musiche che accompagnano il finale. La cosa più bella: i dialoghi effervescenti e divertenti.
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