Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film
E’ difficile capire attraverso quali tortuosi percorsi un titolo originale che suona: Mientras duermes (in italiano: mentre dormi) diventi da noi un grottesco Bed Time , ovvero "tempo di [andare a] letto".
Cose turpi, però, si svolgono attorno a quel letto. Una sovrascritta in rosso - nella locandina italiana - allora cerca di rimediare, trasformando il sostantivo bed (letto) in aggettivo bad (cattivo). In questo caso è il tempo (time) a diventare cattivo.
Un bel pasticcio, per dire che mentre qualcuno dorme, attorno e sotto quel letto, qualcun altro si affanna per rendere il sonno della persona dormiente più pesante e per commettere, indisturbatamente, nefandezze turpi.
Titolare semplicemente “mentre dormi” forse pareva banale e, certo, non è un gran titolo.
Peccato, perché il film è un discreto giallo, teso e ben raccontato: la storia dello psicopatico César (Luis Tosar) che fa il portiere di un condominio signorile di Barcellona, ricco di meravigliose boiseries e adorno di vetrate liberty.
César odia le persone sorridenti, perciò cerca di metterle in crisi e, attento a qualsiasi piccolo barlume di felicità possa trasparire dagli sguardi di chi abita in quel bel palazzo, usa le chiavi degli appartamenti di cui egli dispone per intrufolarvisi di notte e anche di giorno, per comprendere i punti deboli di coloro che gli sembrano contenti della vita e per mettersi a lavorare subdolamente insinuando nella loro quotidianità dubbi e dolore.
Il racconto procede forse troppo gradualmente, ribaltando a poco a poco l’immagine di quest’uomo, che in un primo momento ci era sembrato pacifico e gentile, e che a poco a poco, sotto i nostri occhi, si trasforma in aguzzino lucidamente folle e spietato.
Molti problemi morali vengono sollevati nel corso del film, il più importante dei quali è relativo all’origine del male nel cuore dell’uomo, un male che è difficile attribuire a cause sociali o ambientali, e che sembra, ancora una volta, innato, come dirà lo stesso César alla vecchia madre inferma e immobilizzata in un ospedale - che lo ascoltava in lacrime - alla quale egli, raccontando tutte le sue nefandezze, aggiungeva “Io sono nato così”!
Per gli amanti del thriller, questo è un film per nulla banale: è serrato nel racconto, ben recitato e talvolta suscita in noi inquietanti domande e persino un po' d'angoscia.
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Visibile In streaming su Prime e su AppleTV
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