Regia di Daniele Ciprì vedi scheda film
Bell'esordio in solitario di Daniele Ciprì dopo una collaborazione quasi ventennale con Franco Maresco e anche una pregevole carriera come direttore della fotografia: 'E' stato il figlio' narra le tragedie familiari dei Ciraulo, ambientate a Palermo in un'epoca che, dall'abbigliamento dei vari personaggi e dall'arredo casalingo, dovrebbe essere gli anni '70, utilizzando toni tra il farsesco ed il grottesco, avvalendosi di un cast pregevole in tutti ruoli - merce rara nel panorama filmico italico - e delineando così una maniera di vivere alla giornata, basata su ricorso ad espedienti e a debiti per acquisire non ciò che serve veramente ma solo per farsi notare dal prossimo.
La storia è raccontata in flashback da un narratore (l'attore feticcio di Pablo Larraìn Alfredo Castro) a degli avventori di un ufficio postale ai giorni nostri ed ha per fulcro la prova maiuscola di Toni Servillo, la cui recitazione è impostata su un registro volutamente pieno di eccessi, specialmente a livello di mimica facciale, capofamiglia che si arrabatta con lavori occasionali per tirare a campare, attorniato dagli altrettanto bravi Giselda Volodi (la moglie), Aurora Quattrocchi (la madre che prende spesso in mano la situazione) e Fabrizio Falco (il figlio dallo sguardo attonito).
L'accidentale morte della figlia Serenella metterà in moto un meccanismo inarrestabile in cui la spasmodica ricerca di denaro avrà conseguenze sorprendenti ed inattese.
Voto: 7/8.
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