La lussuosa auto nuova che i palermitani Ciraulo hanno comprato con i soldi del risarcimento statale per la morte di Serenella, la piccola figlia uccisa da un proiettile vagante della mafia, conta molto più del suo valore di mercato, è il simbolo di un riscatto sociale ricercato per anni. Quel denaro, che ancora tarda ad arrivare ma che la famiglia già spende grazie ai prestiti di un usuraio, è stato come una manna dal cielo e ha permesso loro di superare le difficoltà. Così, quando il capofamiglia Nicola (Toni Servillo) viene assassinato, la polizia arresta il figlio Tancredi, reo di aver avuto una violenta discussione con il genitore dopo aver procurato un lieve danno all’automobile. Ma è veramente lui l’omicida o la madre sta cercando di salvaguardare il nuovo status economico della famiglia e sta proteggendo qualcun altro?
Note
Quasi un Gomorra grottesco e astratto, lontano dal reale e vicinissimo alla verità. Un Germi che rigermoglia, tra accelerazioni deformanti e tragedie ridicole. Surrealista, iperrealista, persino celentaniano (vedi la scena nel budello con i due obesi che si ostacolano a vicenda), slanci alla Demy, tra ballate e cantate in uno scenario pre/post apocalittico anni 70 ma quasi atemporale, perchè la disperata povertà non conosce tempi né luoghi. Dall’omonima opera di Roberto Alajmo (Mondadori) il debutto solitario dell’ex complice di Maresco è un film di strabordante talento, che in un’ora e mezza fa dimenticare il poverismo endemico di molto cinema italiano degli ultimi anni. Con un gigantesco Toni Servillo, una grandissima Giselda Volodi e un’Aurora Quattrocchi (nonna Rosa) che sintetizza come meglio non si potrebbe l’obbligatorietà di comportamenti che i disgraziati del mondo sono costretti, necessariamente, a contemplare.
Poteva essere un bel film...peccato doverlo seguire leggendo i sottotili, tral'altro scritti molto in piccolo e difficilmente leggibili..forse i cineasti saranno abituati, ma in me il fastidio è stato grande tanto da indurmi ad interrompere la visione
convincente l'affresco della periferia palermitana, impeccabile la recitazione, indovinata la colonna sonora. In effetti non saprei dire perché il film non mi abbia "preso di più".
Un film di Ciprì davvero bello. Ambiente degradato presentato in maniera personalissima. Grandi non solo un Servillo inconsueto ma anche tutti gli attori che lo circondano.
Film Italiano si' Drammatico ma sostanzialmente palloso e turbolento poi nel mezzo ci si ritrova fra Usurai e rompipalle vari e la visione annoia ancora piu' di prima,questo e' tutto ! voto.0.
È stato Tancredi. Dopotutto, Tancredi è quel figlio che non riesce ad essere uomo, che non ha la forza di farsi carico della famiglia, che non può provvedere al sostentamento economico futuro. È stato Tancredi. Non c'è ombra di dubbio: non sa lavorare, ha 21 anni e poco senso di responsabilità sulle spalle, non sa aggiustare un televisore e non è mai stato come la sorella Serenella. È… leggi tutto
L’esordio solitario di Daniele Ciprì, dopo la traumatica (per il cinema) separazione da Franco Maresco, è un’appendice colorata e contaminata del mondo e dei personaggi di CINICO TV. Busu (un soprannome che apprenderemo alla fine) è un omino della fila delle moderne Poste italiane che intrattiene i clienti in attesa del loro turno raccontando delle storie…Negli anni ottanta in un… leggi tutto
Fellini, Pasolini e Scola shakerati in un cocktail amaro, dove gli ingredienti sono sbilanciati, a causa dell'inesperienza del barman. Al suo esordio solista, Ciprì le prova tutte, una dietro all'altra: il grottesco barocco espressionista di Fellini, con tanto di freak parade, un numero musicale abbozzato fra gli operai, l'affresco di provincia punteggiato da figure macchiettistiche; la… leggi tutto
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
Non si può negare che Toni Servillo sia uno dei migliori attori "partoriti" dal cinema italiano negli ultimi 15 anni (almeno da "Le conseguenze dell'amore", la sua prima vera consacrazione), ed anche qui dimostra le sue capacità ma lo fa forse calcando troppo la mano, un personaggio che diventa parodia di se stesso, verrebbe da dire troppo vero per essere vero.. Il tutto nella…
È STATO IL FIGLIO (2012) ♣
Certo, era stato lui; altrimenti inutile alla famiglia, al contrario del cugino che la sapeva lunga. Doveva solo "stare zitto" circa la morte del padre per "infauste circostanze", com'era accaduto alla sorellina. Ma, dopo tanti anni di silenzio, hai voglia di parlarne. Dove? Alla Posta, a chi…
Busu è un uomo di mezza età che passa le giornate nell’ufficio postale della sua città, Palermo, raccontando una storia bizzarra: quella della famiglia Ciraulo, il cui capofamiglia venne ucciso per un graffio sulla sua macchina. La macchina, una Mercedes nuova nuova, era stata acquistata col risarcimento ottenuto dallo stato per le vittime di omicidi di mafia, da cui…
Utile avvertimento, se non conoscete il dialetto siciliano l'impresa si rileverà ardua e non vi saranno di aiuto gli sporadici, necessari, sottotitoli perchè veloci e poco leggibili. La storia non è originale per chi conosce il contesto e pertanto non risulta avvincente malgrado la bravura dei protagonisti principali. Considerato che è stato realizzato con…
La trama è interessante e i personaggi rappresentano una fetta della società italiana. Purtroppo è l'ennesimo film italiano, anche valevole, recitato in un dialetto regionale, e quindi incomprensibile alle restanti 19 regioni. E poi si lamentano che i film italiani non vengono guardati. Ovvio, che gusto c'è nel vedere un film coi sottotitoli, alle volte mancanti?
Il duo si scoppia ma produce con entrambe le singolarità vere e proprie chicche.
Qui siamo davanti a un Ciprì sontuoso, ed a un Servillo ancor di più.
Un film reale,grottesco,comico e drammatico,che racconta una Sicilia anni 80 come molti lo avevano fatto,ancor di più lo avevano immaginato, ma solo qui si capisce realmente cosa è.
Da vedere,rivedere e far…
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Commenti (6) vedi tutti
Poteva essere un bel film...peccato doverlo seguire leggendo i sottotili, tral'altro scritti molto in piccolo e difficilmente leggibili..forse i cineasti saranno abituati, ma in me il fastidio è stato grande tanto da indurmi ad interrompere la visione
commento di giubconvincente l'affresco della periferia palermitana, impeccabile la recitazione, indovinata la colonna sonora. In effetti non saprei dire perché il film non mi abbia "preso di più".
commento di andenkoUn film di Ciprì davvero bello. Ambiente degradato presentato in maniera personalissima. Grandi non solo un Servillo inconsueto ma anche tutti gli attori che lo circondano.
leggi la recensione completa di cherubinoFilm Italiano si' Drammatico ma sostanzialmente palloso e turbolento poi nel mezzo ci si ritrova fra Usurai e rompipalle vari e la visione annoia ancora piu' di prima,questo e' tutto ! voto.0.
commento di chribio1gran bel film. parte piano e piano piano di coinvolge sempre più. finale sorprendente con supernonna.servillo non tradisce mai.
commento di OttiperottiCERTE COSE SI SAPEVANO O SI IMMAGINAVANO,MA CERTOVEDERLE COSI BENE PRESENTATE…
commento di fralle