Regia di Mario Martone vedi scheda film
Genio e follia sono spesso associati in grandi personalità della scienza e del pensiero, e Renato Caccioppoli (a cui il film è liberamente ispirato) ha incarnato questo binomio fino alla sua tragica morte. Martone sceglie un taglio abbastanza originale nel raccontarne le vicende, indagando con la precisione di una clessidra solo gli ultimi giorni della sua vita. Questo rende forse il tutto troppo asettico e distante, una sorta di cronaca di una morte annunciata dove caratteristiche e pensiero del grande matematico restano sullo sfondo come avvolte da una sorta di luce crepuscolare. Cosi'il pur bravo Cecchi nella parte del protagonista rimane uno dei pochi spunti riusciti di un film minimalista, essenziale ma con un senso del non detto che travalica la pura narrazione di una lenta, inesorabile discesa verso una morte a suo modo inspiegabile e controversa.
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