Gli ultimi otto giorni della vita di Renato Caccioppoli, illustre ed eccentrico matematico, morto suicida l'8 maggio 1959. Prima del fatale gesto, il protagonista viene ritrovato in una stazione come un qualsiasi vagabondo. Riportato a casa, c'è chi cerca invano di salvarlo dalla sua amarezza e dalla sua totale delusione, esistenziale e politica. Ai suoi funerali il disagio si nasconde dietro la retorica.
Note
Bellissimo esordio cinematografico del regista teatrale Martone: una scorreria tra i vicoli di una Napoli malata (il colore dominante è il giallognolo) ma ancora paradossalmente fiera della propria nobiltà. Splendido Carlo Cecchi. Premio della giuria a Venezia.
Rivederla oggi quest’opera magistralmente diretta da un Martone in stato di grazia che faceva qui le prime prove con il cinema fa nascere una forte nostalgia per un qualcosa che ormai non si trova quasi più. Parlo del forte impegno civile che traspare da ogni immagine e del legame stretto che accompagna e unisce la cultura alta a quella popolare.
Un banale documentario di un ubriacone. Peccato. Un occasione sprecata. Un grande matematico maltrattato.
Do 5 stelle per l'impegno: era dura fare così male.
In una sala d'aspetto della stazione di Roma dei poliziotti chiedono i documenti a un uomo dall'aria stanca e il fare trasandato. Quell'uomo è Renato Caccioppoli (1904-59), uno dei più importanti e innovativi matematici della prima metà del Novecento. Il film di Mario Martone ne ripercorre gli ultimi otto giorni di vita, dalla mattina in stazione del 1 maggio del 1959, al… leggi tutto
Gli ultimi giorni del professore di matematica Renato Caccioppoli, suicidatosi l’8 maggio 1959, vengono ricostruiti attraverso i suoi contatti con il fratello, con la ex moglie, con gli allievi e con i compagni del PCI, in “un racconto corale che lo riflette come uno specchio in frantumi” (Morandini). Il film non cerca di rendere simpatico il protagonista, e va bene, ma non… leggi tutto
Lento, lentissimo, noioso. Durante la visione speravo che capitasse qualcosa, una spiegazione matematica che giustificasse la genialità del protagonista. Invece la storia si riduce ad un insofferente ubbriacone che deluso dal suo mondo ed incapace di modificarlo si annoia tanto della sua condizione che la fa finita. Sai che storia! Manierismo cinematografico. Le scene sono pari ad uno… leggi tutto
Film poco riuscito nell'intento di celebrare un grande matematico. Da qui emerge un uomo sull'orlo del fallimento psichico, ubriacone, donnaiolo e dal carattere impossibile.
Certo non un bel regalo per una delle menti più brillanti del nostro paese.
Il tutto è, inoltre, piuttosto noioso e di matematiche prtaticamente non si parla mai. Quindi…
Genio e follia sono spesso associati in grandi personalità della scienza e del pensiero, e Renato Caccioppoli (a cui il film è liberamente ispirato) ha incarnato questo binomio fino alla sua tragica morte. Martone sceglie un taglio abbastanza originale nel raccontarne le vicende, indagando con la precisione di una clessidra solo gli ultimi giorni della sua vita. Questo rende forse…
Gli ultimi giorni del professore di matematica Renato Caccioppoli, suicidatosi l’8 maggio 1959, vengono ricostruiti attraverso i suoi contatti con il fratello, con la ex moglie, con gli allievi e con i compagni del PCI, in “un racconto corale che lo riflette come uno specchio in frantumi” (Morandini). Il film non cerca di rendere simpatico il protagonista, e va bene, ma non…
Opera biografica, sulla vita e la morte dell'illustre e geniale Renato Caccioppoli,grande matematico vissuto all'inizio del secolo scorso.Martone gira un film sobrio e meticoloso,ripercorrendo gli ultimi anni dell'esistenza dello scienziato,al quale, da il volto, Carlo Cecchi,ottimo attore proveniente dal teatro.La figura di Caccioppoli è complessa, il suo genio va a braccetto…
Spesso relegata dalla memoria degli anni di scuola tra le astruserie temibili, la matematica si prende al cinema una formidabile rivincita. I numeri e lo schermo sono affratellati dall'immaginazione. Per entrambi…
Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Sono plurime le motivazioni per il grande entusiasmo di fronte alla proposizione "tratto da una storia vera". Sentendo queste quattro parole serpeggiare all'interno del pubblico cinematografico, si può arrivare…
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Commenti (4) vedi tutti
Rivederla oggi quest’opera magistralmente diretta da un Martone in stato di grazia che faceva qui le prime prove con il cinema fa nascere una forte nostalgia per un qualcosa che ormai non si trova quasi più. Parlo del forte impegno civile che traspare da ogni immagine e del legame stretto che accompagna e unisce la cultura alta a quella popolare.
commento di (spopola) 1726792Un banale documentario di un ubriacone. Peccato. Un occasione sprecata. Un grande matematico maltrattato. Do 5 stelle per l'impegno: era dura fare così male.
leggi la recensione completa di Bradybuon film
leggi la recensione completa di Furetto60Voto 7/8 Rievocativo
commento di luca826