Regia di Volker Schlöndorff vedi scheda film
Ottimo film, capolavoro. Il dramma nel dramma. La vita di John Loone è tormentata dall'insuccesso dei propri figli. Il passato riemerge e vengono rivissuti i momenti felici quando si era giovani. I figli che crescono, il futuro che li aspetta a braccia spalancate, le aspirazioni, la fiducia nel successo.
Ma tutto quanto sperato è deluso. Il protagonista, Dustin Hoffman perfetto, soffre sproporzionatamente quando i figli ritornano a casa senza nulla, senza futuro, senza lavoro. E il loro padre muore dentro, non ha piu' voglia di vivere. E se avesse sbagliato qualcosa? Se, in qualche modo, con il suo comportamento, che era preso ad esempio dal figlio minore sul quale erano riposte le piu' grandi speranze, magari una scappatella con un'altra donna, avesse inciso negativamente? Qualche tassello è andato fuori posto e si sente responsabile. La coscienza macchinosamente erode il carattere, la mente.
E se avesse seguito il fratello in Africa a far fortuna?
Sono dubbi che nessuno risolverà. Quando arriva, pure, il licenziamento a causa del suo comportamento ossessivo ed arrogante arriva alla mente la soluzione piu' estrema:il suicidio. E' l'unico modo per aiutare la proria famiglia con l'assicurazione sulla propria vita.
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