Regia di Craig Gillespie vedi scheda film
Se la vostra finestra dà sul cortile di un vampiro, meglio starsene beati in balcone. Peccato che da Hitchcock a D.J. Caruso, nessuno abbia avuto il buon senso di chiudere quelle serrande e occuparsi dei fatti propri: si sa, c’è sempre un vicino con una vita più interessante della tua. Non fa eccezione Anton Yelchin, astro nascente di Hollywood da qualche anno di troppo (gli manca un supereroe in curriculum, ormai senza una calzamaglia non vai da nessuna parte). Il suo Charley metterà il naso negli affari di Colin Farrell, quest’ultimo metterà gli occhi sulla mamma di lui e, non contento, sulla ragazza. Fright Night, remake del cult di Tom Holland Ammazzavampiri, datato 1985, è un divertito e divertente saggio su come conoscere, scoprire, far arrabbiare e ammazzare un vampiro. Scordatevi i pallidoni di Twilight e i fashion victim di Buffy, qui ci sono due nerd contro un “mostro” sexy e un po’ bullo. Il succhiasangue della porta accanto. Piace parecchio finché tutto si gioca sulla commedia e sugli equivoci, sulle doti più presentabili e fascinose del nipote di Dracula e sulle goffaggini dei suoi Van Helsing improvvisati, con l’ironia di un vecchio cinema di genere mischiata alla modernità pre Pattinson. Meno efficace la svolta d’azione, la battaglia finale, anche se regge quel tanto da non deludere. Craig Gillespie ci ricorda quant’erano belli i vampiri di una volta, Yelchin e Farrell che in un film di cassetta si può anche recitare bene.
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