Regia di Mirko Virgili vedi scheda film
Ganja Fiction è un “piccolo film”, che prende spunto per il titolo e per la tipologia della storia al ben più famoso Pulp di Quentin Tarantino.
Una serie di personaggi girano e incrociano le loro strampalate storie intorno al fumo, alla droga, ai soldi e a belle ragazze. Non è facile scrivere una storia come questa di 80 minuti circa, senza perdere mai il ritmo. Ganja riesce a divertire e molto, solo se si entra in sintonia subito con il tipo di storie raccontate e il film. Il buon montaggio permettere di seguire i tanti (davvero tanti) personaggi, che ci vengono presentati ognuno con il suo soprannome grazie a dei cartelli disegnati a fumetto che fanno da “inizio episodio”, per poi seguirli via via che il film procede.
I protagonisti che fanno da apripista sono Sasà e Becchino, che per andare a mangiare una pizza con
una bella ragazza si ritrova a passare il giorno e la notte più lunghe della sua vita. Amsterdam è il luogo d'inizio e di fine, nel mezzo una non ben precisata periferia romana.
Da qui l'incontro con strozzini (un sempre grande Ernesto Mahieux nei panni del boss “Varano”), spacciatori, una anomala squadra antidroga, gay, piccoli tossici e coatti, tutti che loro malgrado cercano di inseguire una grossa partita di marijuana al sapore di fragola.
Un film corale, nel vero senso della parola, con attori alle prime armi e altri con più esperienza, tutti molto bravi e motivati. Dialoghi che dovrebbero essere presi ad esempio da sceneggiatori che scrivono per film decisamente più scadenti ma che vengono -al contrario di questo- distribuiti in decine di sale. Dialoghi che creano l'azione anche quando l'azione non c'è, e sopperiscono alla mancanza di scenografie importanti ed effetti speciali. Ci vuole poco per fare ancora una buona commedia in Italia, anzi no... ci vuole tanto. Ci vuole capacità nel creare le situazione originali, attenzione a rispettare i tempi comici. Ganja fa parte di un nuovo filone che sta nascendo nel sottobosco nostrano con molta fatica, che si fa spazio grazie ad un passaparola sempre più importante. Così è stato per altri piccoli film quali “La banda del brasiliano” e “Giorni di gloria” dei Jhon Snellinberg, così pare esserlo per questa prima opera di Mirko Virgili, che dal 2010 non ha mai trovato un distributore per il suo film.
Un altro aspetto coraggioso di questo nuovo regista è stato quello di inserire nel finale, proprio per “alzare il tiro” -per usare un termine anomalo e figurato- elementi alquanto splatter, che personalmente mi hanno molto divertito. Mescolare comicità e tensione è un mix che ho apprezzato, ha dato al film un gusto meno scontato, più convincente... proprio come l'aroma alla fragola dell'erba tanto contesa nel film.
Ganja è un film che avrebbe meritato di essere visto al cinema, in compagnia di amici, per poi utilizzare -una volta usciti e andati a bere qualcosa al bar vicino- le numerose battute presenti.
Oggi (purtroppo ma per fortuna), Ganja Fiction è ancora visibile in HD su Youtube, godetene tutti...e che i distributori “fifoni” imparino.
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