Ossessionata dal timore di non essere una brava madre, Marina (Claudia Pandolfi) decide di staccare la routine di tutti i giorni e concedersi un mese di vacanza in un piccolo centro di montagna, portando con sé il figlioletto Marco. La donna sul posto si imbatte in una guida misogina e solitaria, il rude Manfred (Filippo Timi). In un clima di reciproci sospetti, fondati o immaginari, Manfred scoprirà da cosa nascono le paure di Marina mentre la donna scalfirà il muro di silenzio che l’uomo ha costruito attorno a sé. Tra i due si creerà un rapporto conflittuale di odio e amore destinato a risolversi solo con il trascorrere del tempo.
Note
Piace, e anche tanto, la Comencini, nella prima mezz’ora: sembra un horror domestico il suo, con atmosfere angoscianti, non detti, momenti di suspense hitchcockiana. Poi arriva il momento di dar respiro alla narrazione, si sale alla baita di famiglia di lui e tutto va a rotoli. Un effetto valanga che travolge il film, tra battute improbabili - a volte si cade nell’umorismo involontario - e scene matrigne come quella, nel letto, del pur bravo Trabacchi e della Cescon, primo di molti momenti scult di una sceneggiatura che non ha potuto trovare nei monologhi interiori del libro da cui è tratta alcun appiglio e che impediscono al film, e al tema, di volare alto o precipitare nell’abisso. Un’occasione persa che ti lascia la voglia di sapere dov’è andata a finire la bella storia abbandonata in quella casa buia e angosciante.
Una straordinaria, intensa coppia di attori sorregge una vicenda amorosa magari poco convincente ma sicuramente appassionante. Voto: 4 stelle e mezza (2024)
La storia di un uomo lasciato prima dalla madre,poi dalla moglie e infine dall'amante…poi ci si stupisce che sia diventato diffidente nei confronti delle donne.Film comunque discreto con una direzione degli attori troppo sopra le righe.
Quando la notte ... appartiene agli amanti. Quando la notte ... fuori fa freddo. Quando la notte ... t’ispira versi struggenti e poi scrivi solo quisquilie. Diluvi di ovvietà. Ecco, Quando la notte pare abbia voglia di affrontare un tema delicatissimo e ostico: l’immane fatica di essere e fare la madre (considerata, stupidamente, la cosa più “normale” che ci sia), e quel filo… leggi tutto
La Comencini sale su una montagna rosa, nella notte nera sotto la neve bianca bombarda il suo pubblico con il piagnisteo continuo di un bambino e così facendo ci fa esclamare: - Ma come fa Marina a non strangolarlo quel moccioso frignante? -
Una macchia di sangue rosso all'improvviso giace sul pavimento, e non solo lei: madre e figlio sono ora in silenzio con le braccia tese verso la… leggi tutto
Un' occasione mancata: film drammatico con tratti gialli che affronta il tema caldo della madre a rischio che può impazzire se a occuparsi del figlio,che magari non la fa dormire, è sola. La storia si risolve però nello sbocciare d' una passione fragile; tutto il pathos creato attorno al rapporto tra la protagonista e il coinquilino si sfalda quando ognuno… leggi tutto
In un paesino di montagna si incontrano Marina e Manfred. Lei è in vacanza per un mese con il figlioletto, per riposarsi; lui è una taciturna guida del posto. La scintilla fra i due scocca in seguito a un incidente domestico nel quale rimane ferito il bambino di Marina; Manfred è però convinto che sia stata proprio la madre a causare l'incidente. Ma la tensione…
Storia abbastanza tirata per le lunghe che puo' sostanzialmente anche attrarre l'attenzione con qualche passaggio anche piu' coinvolgente,poi a 10' dalla fine ci scappa il classico finale a letto e viene da pensare : "Ma che palle sempre la solita minestra ..." !!! voto.4.
Certamente non il miglior prodotto della Comencini (probabilmente miglior regista che scrittrice). Il film racconta efficacemente l'incontro tra due grandi, diverse situazioni di solitudine: una, diciamo così, tipicamente "femminile", e l'altra maschile. La prima è la solitudine di chi cresce i propri figli piccoli da sola, senza aiuto e soprattutto senza aver a fianco…
Un' occasione mancata: film drammatico con tratti gialli che affronta il tema caldo della madre a rischio che può impazzire se a occuparsi del figlio,che magari non la fa dormire, è sola. La storia si risolve però nello sbocciare d' una passione fragile; tutto il pathos creato attorno al rapporto tra la protagonista e il coinquilino si sfalda quando ognuno…
Oddio, un po' me la sono cercata. Nonostante le avvisaglie di sòla in agguato e le tante recensioni negative, in una sera di "magra" televisiva mi sono sorbito 'sto pasticcio di film. Con una giovane mamma in crisi, incapace di far fronte alla dura vita del genitore, che cerca rifugio in un'isolata baita di montagna. Le cose, invece di migliorare, si complicano e (quasi) precipitano. Per…
La Comencini sale su una montagna rosa, nella notte nera sotto la neve bianca bombarda il suo pubblico con il piagnisteo continuo di un bambino e così facendo ci fa esclamare: - Ma come fa Marina a non strangolarlo quel moccioso frignante? -
Una macchia di sangue rosso all'improvviso giace sul pavimento, e non solo lei: madre e figlio sono ora in silenzio con le braccia tese verso la…
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Commenti (6) vedi tutti
Una straordinaria, intensa coppia di attori sorregge una vicenda amorosa magari poco convincente ma sicuramente appassionante. Voto: 4 stelle e mezza (2024)
commento di robynestaNoioso e insopportabile almeno quanto i piagnistei del bebè "protagonista" della prima parte.
commento di SebmasterLa storia di un uomo lasciato prima dalla madre,poi dalla moglie e infine dall'amante…poi ci si stupisce che sia diventato diffidente nei confronti delle donne.Film comunque discreto con una direzione degli attori troppo sopra le righe.
commento di artaneToccante con un argomento sicuramente particolare.Fatto con buona mano.Non capisco le critiche fatte a Venezia.
commento di fralleUn film interessante, non sarà Hitchcock, ma non è neanche da buttare via.
commento di mosezShining al femminile e all'italiana,,,mamma mia che pasticcio!
commento di ivost