Regia di David Gordon Green vedi scheda film
Se c’è un regista difficile da decriptare in questi anni si tratta senza dubbio di David Gordon Green capace di fare di tutto, passando da film fortemente drammatici ad altri profondamente comici, accolto nei Festival più importanti o alla semplice ricerca del pubblico più bieco, una specie di rebus senza risposta.
Questa volta si parla di commedia volgare e, purtroppo, c’è poco da ridere per quanto questo sia l’unico l’obiettivo pensabile (quindi fatevi voi i conti).
Noah (Jonah Hill) è costretto dalla madre a fare da babysitter per una sera a tre marmocchi poco raccomandabili.
Controllare la situazione non è già facile di suo, poi quando Noah se li porta a spasso per la città per fare un piacere alla “sua” donna il patatrack è fatto.
E’ il via di una notte folle.
Difficile anche solo intuire il senso di questo film, demenziale, che di per se non è male, ma assai poco efficace in fatto di risate il che affonda ogni possibilità che altri appoggi non può avere.
Non può quindi che scaturirne uno scult in piena regola (questo a partire dall’obbriobrioso titolo italiano) e senza regole (anche narrative), le poche gag che funzionano, anche in modo grossolano, si disperdono nel nulla del resto.
Si arriva talmente in basso che sembra fatto male apposta (a tal riguardo in qualche presentazione qualcuno avrà fatto una domanda del genere al regista?), tutto appare appesantito allo strenuo, questo a partire dai caratteri dei ragazzini, va bene tutto, ma quando si esagera si esagera (tra bombaroli e piscia sotto).
Poi ci si mette pure la morale spiccia che completa un riquadro di sconvolgente pochezza.
Un film tremendo, senza ne capo ne coda, che non parte e ne tanto meno arriva, sarebbe in ogni caso sufficiente potersi fare due risate per dargli un senso minimo di appartenenza, purtroppo questo non accade (e sprecare Jonah Hill non è certo un vanto), per cui non ci si possono nemmeno fare domande ma si ha solo una semplice certezza.
Tremendo.
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