Regia di Charles Laughton vedi scheda film
Ebbene sì, un capolavoro lo è sicuramente in un aspetto: la fotografia. Da restare a bocca aperta, senza aggettivi che possano riempirla a dovere. C'è dell'altro ovviamente, la storia è intrigante e tensiva, Mitchum diabolico ed affabile quanto occorre ed il finale, tutto sommato buonista, ben stemperato dalle frecciate del regista alla morale comune. La vecchia bigotta, piena di senso di carità nell'incipit, guiderà il corteo di forcaioli nel finale; dando una perfetta chiosa al gesto del pastore di incrociare le due mani su cui si trovano scritte (morbosamente) le parole "hate" e "love" a simboleggiare la dualità dell'animo umano. Magistrale il duetto finale tra Mitchum e la Gish con la sovrapposizione del motivetto spettrale, che accompagna lo stesso lungo tutto il film, alla dolce voce di lei. La scena del cadavere sotto lo specchio d'acqua entrerà giustamente nella storia, un capolavoro di inquietudine ed estetica ma non è da sottovalutare nemmeno l'impatto su registi futuri della cavalcata di Mitchum al chiaro di luna che richiama, nemmeno a dirlo, lo stile "originale" di Tim Burton. Grande film.
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