Regia di Charles Laughton vedi scheda film
VOTO 8,5 SCATENATO Uno dei film più cinici e spietati nei confronti della rassicurante (magari!) provincia americana, dove tutti i difetti sono inseriti in una trama gialla di notevole suspense, che permette al regista sia di dimostrare le sue doti virtuosistiche e narrative che di montare una critica sociale a tutto campo (religiosità, perbenismo) non risparmiando nessuno, escluso forse i bambini nella loro "purezza". Capirli e comprenderli vuol dire capire e comprendere noi stessi, vedi il personaggio delle Gish, anticonformista, armonioso, luminoso, buono. Mitchum invece è la parte oscura, mai così tenebroso e folle (neanche nel "Promontorio..." raggiungeva questi livelli) è lui la chiave del film, è lui a generare traumi e conseguenze tali da renderci partecipi di un clima falso e ipocrita che regna tra le persone e contamina tutti i loro valori (il matrimonio, la purezza delle ragazzine...). Ottimo film, unico, Laughton non ha paura di niente, parte e finisce la pellicola con la stessa convinzione, regalandoci sequenze non solo critiche verso la mediocrità umana ma anche estremamente belle e simboliche (la Winters morta nel fiume) scandite da un ritmo perfetto (il montaggio alternato del treno per aumentare l'angoscia e l'ansia) ma soprattutto con una scatenata carica polemica.
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