Regia di Charles Laughton vedi scheda film
La notte del reverendo cacciatore che ama e odia in mani diverse.Questo è l'unico film fatto da quel geniaccio della recitazione che rispondeva al nome di Charles Laughton e fu un tonfo talmente sonoro al botteghino che fece abortire subito la sua carriera da regista .E vedendo questo chissà quanti capolavori abbiamo perso....Guardando e riguardando questo film,una ballata sudista dolente sulle rive del fiume, la cosa che stupisce è l'incredibile maturità stilistica che lo contraddistingue,l'eccellente padronanza del mezzo espressivo che si traduce in uno studio dell'inquadratura che molto deve all'espressionismo cinematografico dei primi del '900.Le architetture geometriche di molte sequenze sono esplorate nella loro profondità dando origine a un immagine che fa della suggestione la sua principale caratteristica,suggestione creata anche da sapienti giochi di luci e ombre e da una fotografia cristallina che si esalta in questo contesto.Molte volte mi sono chiesto il motivo dell'insuccesso commerciale di questo film:l'unica risposta che mi sovviene è che questa opera parlava per l'epoca un linguaggio troppo forbito per avere successo sulle masse,forse era operazione troppo colta per sperare di avere successo commerciale.Questo film lo vidi la prima volta parecchi anni fa e mi fece grande impressione ,mi impressionò soprattutto l'inquietante con Shelley Winters ,morta,legata alla macchina sul fondo del fiume con i suoi capelli che si confondono con le alghe,anzi sembra quasi che le inseguano.Una sequenza favolosa ma che è vermente inquietante.Naturalmente non è possibile non parlare del reverendo Powell incarnato alla perfezione da un Mitchum straripante,con il suo cappelo a larghe falde,il suo sguardo luciferino,le sue falangi tatuate ,una lettera per dito,con le parole Love/Hate a suggerire ulteriormente l'ambiguità e la doppiezza insite in tale personaggio,una incarnazione mefistofelica tra le più riuscite e paurose che io ricordi.Che dire altro?Nulla questo è uno dei capolavori immortali della storia del cinema,oggetto di glorificazione (purtroppo postuma)imperitura,uno dei pochi film da portarsi sull'isola deserta....
ottima
la sua scena in fondo al fiume rimarrà in tutte le antologie di cinema
un personaggio luciferino che ormai ha l'aura di mito...
regia di stupefacente maturità
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