Regia di Charles Laughton vedi scheda film
L'unico film da regista per il grande Charles Laughton fu questo, particolarissimo tanto da assurgere presto allo status di cult, con un Robert Mitchum vera e propria icona del Male: l'assassino travestito da predicatore, specializzato nel mandare all'altro mondo donne sole o vedove , con tanto di tatuaggi sulle dita con impresse le parole "Amore" e "Odio" è una delle interpretazioni più sovraccariche del divo, ma anche tra le più memorabili. Epopea rurale con echi noir ma più tendente alla fiaba macabra in stile fratelli Grimm, "La morte corre sul fiume" è un titolo da cineteca, sebbene il tono volutamente esagerato supportato appunto dalla prova istrioneggiante del cattivo Mitchum possa non essere piaciuto a qualche spettatore. Laughton sottolinea la bigotteria ipocrita dei bravi paesani, la crudeltà spietata dei bambini che isolano i fratellini protagonisti, il male che tracima dal "mostro" serial killer alle vigliaccherie sparse tra la popolazione. Oggi forse non fa più paura, ma la visione di Shelley Winters morta annegata che fluttua nell'acqua dev'essere stata un'apparizione da incubo per molti ai tempi della sua uscita.
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