Regia di Cosimo Alemà vedi scheda film
Il genere horror segue spesso le orme lasciate negli anni da qualche bravo innovatore del genere, vivacchiando su storie magari non originali ma talvolta- come in questo buon esordio - almeno girate e sceneggiate con cura e passione, Ultimamente i creatori di nuovi generi non possono certo paragonarsi a nomi di artisti fondamentali come Romero, Carpenter, Cronemberg, Hooper, Craven, Argento (solo quello fino a Phenomena pero' - precisazione dolorosamente doverosa!). Ultimamente i rivoluzionatori del genere hanno nomi meno altisonanti come, per citarne solo alcuni, Balaguero' e Plaza (horror hispanico) e Roth e Aja (per l'horror da mattatoio). Questo film rientra piu' in generale nel secondo filone creato recentemente da Eli Roth con i suoi bei Cabin fever, Hostel e Hostel 2 (a mio giudizio migliore del primo), in cui frotte di giovani si fanno scannare da sadiche organizzazioni o sette estremamente organizzate, con bagni di sangue che lasciano poco all'immaginazione. Piu' nello specifico l'esordio alla regia di Cosimo Alema' si accomuna a recenti interessanti pellicole italiane di respiro internazionale come "Le morti di Ian Stone" di Dario Piana (2008) o a "Shadow", buona opera seconda di Federico Zampaglione (2009), ed in comune con queste due ha anche il fatto di risultare un prodotto certamente non originale, ma scritto e diretto con accuratezza e una buona dose di professionalita'. La storia tesa e coinvolgente della carneficina di sette ragazzi impegnati in una simulazione di guerra a squadre (softair) in un cupo bosco di un luogo imprecisato, non ha certo nulla di originale ma risulta efficacemente diretta, illuminata da un'insolitamente calda fotografia che incede sui volti interessanti dei protagonisti, ben scelti soprattutto per quanto riguarda la ragazza in primo piano, volto non bello e irregolare ma efficace e combattivo come una nuova Ripley "alieniana", e accompagnata persino da una colonna sonora raffinata ed insolita in un horror movie.
Un film opera-prima di tutto rispetto insomma.
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