Il softair è da sempre l’hobby preferito di un gruppo di sette amici. Per simulare al meglio le tecniche di guerra con i loro fucili ad aria compressa, i ragazzi si recano in un fitto bosco. Ciò che non sanno è che quel territorio si trova all’interno di un’ex zona militare, usata in passato per condurre esperimenti di vario genere. Quando una di loro, Monica, scompare misteriosamente, i giovani capiscono che quello che era un gioco si sta trasformando in una caccia reale e che sono diventati il bersaglio principale di un misterioso uomo che si aggira nei paraggi.
Note
Atmosfere rarefatte nella prima parte, una colonna sonora straniante e avvolgente, una protagonista intensa e dal volto non convenzionale ne fanno un’opera anomala nel panorama horror italiano. Il suo limite, forse, è proprio quello di ricalcare il modello del torture porn americano senza troppa originalità narrativa, con una banda di sadici cacciatori dalle motivazioni irrilevanti, ma la tensione non manca.
una piacevole sorpresa, uno di quei film che passano in sordina, con poco marketing intorno, ma che poi non deludono seppur la trama abbiam in fin dei conti molto poco di originale.Consigliato
Gli (stupidi) uomini e la loro (stupida) voglia di guerreggiare, di “giocare” a fare i bravi soldatini. Fucili in spalla, assetto tattico, atteggiamento aggressivo. E munizioni di plastica. Che accade se si incontrano dei tizi poco cordiali ed in vena di divertirsi con armi vere? At the end of the day parte da qui, tema certo non originale, eppure si tratta di una gradita sorpresa,… leggi tutto
Un horror classico e anomalo allo stesso tempo questo primo lungometraggio di Cosimo Alemà.
Classico perché riprende i canoni classici del classico horror all'americana, con tanto di torture e inseguimenti.
Anomalo perché riesce a tralasciare tutti quegli elementi classici dell'horror classico americano.
Cercherò di spiegarmi meglio accennando alla trama del film.
Due sorelle (Lara e… leggi tutto
LA FAVOLA DEI FENICOTTERI- Nel film dell’esordiente Alemà l’incipit è grottescamente malinconico: due uomini in divisa, sotto la pioggia, piazzano due mine antiuomo nel fango, il più anziano racconta al più giovane che il luogo dove sono ora gli ricorda il “campo dei fenicotteri” nel quale venivano rinchiusi i prigionieri di… leggi tutto
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
La tensione non manca, si dice... Boh, ammetto di essere molto in imbarazzo ultimamente per quanto riguarda il giudizio su horror e para-horror, in specie italiani e para-italiani (vedi il secondo me inguardabile The Perfect Husband di Pavetto) ma non solo. Il gusto è sempre estremamente soggettivo, certo, e così anche le sensibilità. Evidentemente in vita mia avrò…
Trovo che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nel giocare alla guerra, ma allo stesso tempo è indiscutibile che tale attitudine sia talmente radicata (fin dall’infanzia) nell’animo umano, che tutti noi almeno una volta ci siamo cimentati, almeno tra i maschietti è sempre stato uno dei passatempi più giocati.
E alcuni ci giocano anche da…
O.k, ovviamente questa è una lista personale, come tutte del resto.
Ma personale non significa soltanto che segua i miei gusti ma che sia limitata alle miei visioni.
Ci sono tantissimi altri horror…
Un horror classico e anomalo allo stesso tempo questo primo lungometraggio di Cosimo Alemà.
Classico perché riprende i canoni classici del classico horror all'americana, con tanto di torture e inseguimenti.
Anomalo perché riesce a tralasciare tutti quegli elementi classici dell'horror classico americano.
Cercherò di spiegarmi meglio accennando alla trama del film.
Due sorelle (Lara e…
Un pò di film visti ultimamente che mi hanno allettato non poco.Un paio veramente tosti.Se siete aficionados del genere e non li avete visti ve li consiglio caldamente.
L'horror made in Italy ha avuto,fin da tempi non sospetti come quelli dei maestri Argento e Bava,sempre l'esigenza di camuffarsi e di far trasparire quanto meno possibile il marchio di provenienza,lo stampo di fabbricazione. Anche in questo 'At the end of the day' (come in 'Shadow') viene tirata la carta degli attori stranieri,tracciata la strada dell'ambientazione boschesca,sfruttata una…
Appena sufficiente questo nuovo horror italiano (solo la troupe lo è, il resto è straniero). La fotografia è molto bella ma la trama sembra un mix di guerra, western e horror meno violento delle ultime produzioni italiane. Chiaramente è un film interamente doppiato (bene), ma il finale è troppo uguale a mille altri film del genere. Rimane un pò confusionario ma non è certo quello che mi…
LA FAVOLA DEI FENICOTTERI- Nel film dell’esordiente Alemà l’incipit è grottescamente malinconico: due uomini in divisa, sotto la pioggia, piazzano due mine antiuomo nel fango, il più anziano racconta al più giovane che il luogo dove sono ora gli ricorda il “campo dei fenicotteri” nel quale venivano rinchiusi i prigionieri di…
Il genere horror segue spesso le orme lasciate negli anni da qualche bravo innovatore del genere, vivacchiando su storie magari non originali ma talvolta- come in questo buon esordio - almeno girate e sceneggiate con cura e passione, Ultimamente i creatori di nuovi generi non possono certo paragonarsi a nomi di artisti fondamentali come Romero, Carpenter, Cronemberg, Hooper, Craven, Argento…
At the end of the day non mi ha soddisfatto per niente! Qualche momento di tensione, ma in sintesi non mi ha lasciato niente. Probabilmente una pellicola cinematografica realizzata a basso costo per le riprese penose sulle scene e anche all'ambientazione, tutto si svolge in un bosco. Il sonoro non era assolutamente buono, ma risultava abbastanza distorto. Lo sconsiglierei a qualunque persona. In…
(Giorni d'estate senza se e senza ma. Fine luglio piovoso (molto) che non t'aspetti; cinema (pochi) aperti...multisale (tutte) aperte). Tra via vai e titoli risaputi si cerca qualcosa che inganni l'attesa della serata (di chi?)..ma c'è ben poco. Biglietteria in fila (non esageriamo), una ressa (nel giusto) per Harry Potter e i 3D (tira ancora Cars2...), ma tra i cartelloni in alto e le…
Un film tutto "made-in-Italy" a basso costo e girato nell'hinterland romano, con un ottimo sonoro, un buon cast di attori sconosciuti tutti all'altezza e con una discreta fotografia (anche se l'uso del teleobiettivo è un po' troppo sfruttato). Sceneggiatura discutibile, che, anche se mantiene un ritmo serrato, lascia profonde lacune e dubbi irrisolti. Chi sono i "guardiani-cacciatori"?…
Fine settimana ridimensionato rispetto al precedente che segnava il boom del maghetto Harry Potter ma incassi decisamente incoraggianti. Captain America non… segue
Quando si gioca alla guerra è meglio conoscere le regole. Altrimenti il campo di gioco rischia di diventare una trappola per topi letale, in cui uno per uno i partecipanti vengono schiacciati. Così, un gruppo di amici in trasferta fuori porta per una partita di softair (lo sport a squadre in cui si simula uno scontro fra soldati di opposte fazioni) si ritrova a fare da obiettivo mobile per una…
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Commenti (2) vedi tutti
Carino, ben organizzato ed in certi momenti ben costruito, anche se diverse molte assenza di spiegazioni o un senso di irrisolto guastano l'insieme.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)una piacevole sorpresa, uno di quei film che passano in sordina, con poco marketing intorno, ma che poi non deludono seppur la trama abbiam in fin dei conti molto poco di originale.Consigliato
commento di Roberto80