Regia di Nick Murphy vedi scheda film
“La verità ad ogni costo” è il motto della protagonista di questa pellicola, ma a volte il passato più crudele viene rimosso e basta un evento inaspettato, ed ineludibile, per cambiare prospettive e rivivere tutto come se fosse appena accaduto.
Florence CathCart (Rebecca Hall) è una giovane donna impegnata nello smascheramento di tutto ciò che è legato al soprannaturale dando spiegazioni razionali ad eventi dietro ai quali si cela un imbroglio studiato con trucchi ad effetto.
Per la sua fama viene chiamata a fare chiarezza su una presunta presenza occulta nel collegio di Rookford e qui vedrà pian pianino sgretolarsi tutte le sue certezze.
Thriller con sfumature horror legate al soprannaturale che procede ad intermittenza e riprendendo una formula un po’ logora, sviluppandola comunque molto meglio che in altri casi.
Certamente il percorso della protagonista, che nel corso del tempo vede le sue certezze irrimediabilmente minate ed i ricordi raffiorare (da qui “il risveglio” del titolo originale), è stimolante e congegnato piuttosto bene, semmai è la tensione a prendersi delle pause fin troppo prolungate anche se è vero che qualche sussulto fa capolino in più occasioni e che tutta la parte finale è vissuta sul filo della tensione con alcuni acuti mirabili (come l’ultima svolta che riguarda Florence).
Ed in questo frangente il film riesce a coinvolgere, e allo stesso tempo a sconvolgere, a far sentire Florence estremamente vicina anche grazie alla tenace e combattuta Rebecca Hall che fornisce una prova decisamente interessante.
E rispetto a tanti film di “seconda fascia” anche la parte estetica appare curata, tra le atmosfere di fondo, una fotografia che avvalora appieno l’ambiente, e il periodo storico, ed una ricerca dell’inquadratura che possa rendere al meglio la scena (anche grazie a questo Nick Murphy riesce a spaventare).
Purtroppo alcuni tempi morti, ed il fatto che la pellicola in oggetto non brilli sempre di luce propria, affievoliscono l’entusiasmo per un film che comunque si presenta in buona forma e che quindi merita una visione più di altri prodotti di genere, pur pagando dazio ai capofila del settore come “Il sesto senso” e “The others”.
Intrigante seppur lo stupore sia mitigato dal tempo e da visioni passate.
Formalmente redige con una gran cura la sua opera, ma pecca di continuità soprattutto per quanto riguarda la tensione latente che comunque trova almeno un paio di picchi notevoli.
Ci crede, vive in prima persona il destabilatorio percorso umano (e non) del suo personaggio, mettendoci una significativa partecipazione.
Piuttosto "ingessato", senz'altro un pò lo richiede il personaggio, un pò però mi sembra dettato da limiti personali dell'attore.
Poco convincente.
Sempre sul pezzo, espressiva e sottilmente angosciante (ed infatti ...).
Una certezza.
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