Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Prendete una porzione abbondante di Inside Man e mischiatelo con una dose robusta di I soliti ignoti e Le iene. Quando è cotto a puntino, chi l’ha visto, ci metta su pure un po’ di The Bank Job. La rapina perfetta e poi shakerate il tutto con il meglio degli heist movie degli ultimi decenni. E con gli autori di Una notte da leoni come cuochi potete già cominicare a pregustare il sapore di questo cinemanicaretto. Due bande rapinano la stessa banca: da una parte raffinati hacker, dall’altra rozzi assaltatori di bancomat. Decidono di agire contemporaneamente: peccato che non sappiano l’una dell’altra. Le innate doti di mediatore di Patrick Dempsey - sempre meglio al cinema, anche se ancora poco sfruttato - normalizzeranno la follia e permetteranno persino lo sviluppo sentimentale della trama (con Ashley Judd), come se non ci fosse già abbastanza sul piatto. Accolto con entusiasmo al Sundance 2011, Le regole della truffa rappresenta una fantasiosa e abile variazione sul tema un po’ consumato del film “di rapina” (in tutti i sensi), gioca col genere, consegna al carisma strampalato del citato Dempsey - sembra uno Statham bello - i momenti cruciali, gioca pesante con le parole e i colpi di scena. E se si pensa che Rob Minkoff, il regista a cui è affidata questa gabbia di matti, viene dall’animazione Disney, la sorpresa è completa. Si vede che a casa di Topolino il nostro guardava di nascosto Monicelli e Tarantino. Per fortuna.
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