Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Occorre non lasciarsi ingannare da quello che potrebbe apparire un iniziale palcoscenico dell'assurdo e del non-senso. Tutto è studiato al tavolino, infatti, per distrarre l'attenzione verso i dettagli insignificanti e indurre a trascurare invece quelli fondamentali. Meglio resistere dunque all'eventuale tentazione di fuga, perché il film acquista gradualmente il suo sorprendente significato, rivelando quanto fittizia fosse la prima parte, un raffinato ed originale diversivo per celare, come in un abile gioco di prestigio, la vera natura dell'opera: una (sotto)trama alla Dieci piccoli indiani, che prevede una folle guerra intellettuale (e non), senza esclusione di colpi, al termine della quale non ne rimarrà nessuno (ovviamente). Tutti finiranno, spettatori compresi, per essere "truffati" (appunto) da una mente assolutamente acuta e che solo per finzione appare assimilabile alle altre che la circondano.
In sostanza, una riuscita commistione tra una divertente commedia e un inaspettato giallo. Ne consiglio necessariamente l'imperdibile visione.
Storia via via più interessante al procedere dell'intreccio. Leggera ed intrigante nel contempo, coinvolge e avvince con personaggi assurdi nel senso positivo del termine e che proprio per questo risultano ancora più simpatici. Arduo sarà scovare il colpevole... verrebbe naturale escludere tutti questi candidati!
Pure le musiche si lasciano apprezzare. Buon accompagnamento.
D'accordo, la insana irrazionalità della surreale situazione alla fine si dimostra funzionale alla sorprendente trama. Però sarebbe bastato anche qualcosa in meno, secondo me. Così è invece possibile che qualcuno decida di interrompere la visione prima ancora che il vero valore del film emerga dal mare di "finzione" nel quale è sommerso.
A volte alla Walt Disney Pictures si nascondono certi discreti talenti. Da vedere sia questo suo Le regole della truffa (Flypaper) che il sempre suo L'Impero Proibito (The Forbidden Kingdom).
La sua Kaitlin è forse la più sana (ovvero seria) dell'improvvisato gruppo di ostaggi, ma riesce comunque a divertire. Brava davvero!
Tripp è una rivelazione come maldestro Sherlock Holmes. Irrefrenabile e convincente, senza dubbio il migliore personaggio del film.
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