Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Evidentemente la crisi economica sta mordendo allegramente i polpacci degli sceneggiatori americani se stanno fiorendo con una certa continuità heist movies in cui il miraggio (in)confessato è l'arrivo alla ricchezza nel modo più indolore e veloce possibile, il cambiamento totale della prospettiva attraverso cui vedere il proprio futuro.
E' come prendere un prestito e cercare di restituire a (na) babbo morto.
Che sia la nuova versione inconfessata del Sogno Americano?
Le regole della truffa è oggetto filmico grazioso, una miniatura che ricorda un orologio a cucù per la conclamata precisione cronometrica del suo meccanismo. E proprio come il cucù ogni tanto mette fuori la testa e si specchia beandosi del proprio meccanismo a suon di citazioni cinematografiche a cui è semplice arrivare.
Commedia grottesca da camera è un film di rapina sempre alla ricerca dell'iperbole in cui almeno due bande di inside men si trovano dentro al caveau dei loro sogni ma scoprono di essere praticamente vittime di un altro Inside Man, molto keysersozeoso nel suo essere un insolito sospetto, che ha organizzato tutto.
Da cani da rapina aspiranti iene le due bande, una specializzata in hackeraggio ad alto livello,l'altra composta da due perdigiorno assaltatori di bancomat,cominciano a perdere i pezzi trasformandosi nei piccoli indiani del romanzo di Agatha Christie.
Alle prime morti cominciano a capire che c'è qualcosa che non va per il verso giusto.
A menare le danze un fobico con qualche rotella fuori posto che riesce a ricostruire tutto il meccanismo e a comporre nel modo giusto i vari ingranaggi con i vari flashback esplicativi che hanno il compito di rendere tutto più chiaro e di ossigenare l'atmosfera.
Sceneggiato da Jon Lucas e Scott Moore( i due capitoli di Una notte da leoni) il film di Minkoff ( Il re leone) è un divertissment stratificato ricco di situazioni che sul filo del paradosso sanno essere molto divertenti.
Esilarante l'esame via internet dei curricula dei rapinatori, così come alcune gags discretamente congegnate ma via via che vengono aperte le scatole cinesi attraverso cui è strutturato , il film perde progressivamente quota per arrivare a un finale che sembra attaccato come un post it sul frigorifero.
La spiegazione del meccanismo regge? Boh!
A naso c'è qualcosa di strano... ma alla fine chissenefrega!
governa abilmente l'isteria collettiva
non male
recita e produce ,il personaggio chiave
non male
schizzato il giusto
decente
esilarante
hacker ossigenato
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