Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Fabio Volo è un figo pazzesco e un gran intellettuale, qualsiasi donna sbrodola per lui. Sua madre, vedendo che ormai ha 40 anni, vorrebbe che mettesse la testa a posto. Ma lui ha una missione precisa: vuole fare sesso con ogni donna del pianeta. Finchè un giorno, per schivare una cicciona, dice di essersi fidanzato con una, che in realtà è una sconosciuta che lui vede di tanto in tanto sui mezzi. A quel punto, tanto per arrotondare, decide di conoscere per davvero la tizia. Pur di farsela vola a New York, dove lei deve andare per lavoro, e appena mette piede sul suolo americano, con il suo fascino devastante la sdraia in albergo.
Come film di fantascienza, Il giorno in più funziona alla grande: la storia assurda e al di fuori di qualsiasi realtà credibile è un elaborato pot-pourri di oscene banalità, stereotipi sessisti e scenari utopistici nel quale il pianeta su cui viviamo è semplicemente il territorio di bracconaggio fighe di Fabio Volo. Non è difficile indovinare chi può aver scritto tutto questo: Fabio Volo, ça va sans dire, che ha trasformato il suo romanzo best seller (!) in sceneggiatura insieme a Massimo Pellegrini, Federica Pontremoli e al regista. Quest'ultimo è Massimo Venier, già noto come mestierante della commedia al fianco di Aldo, Giovanni & Giacomo e anche di Ale & Franz, tutti comici televisivi prestati al cinema. Ma la cosa realmente preoccupante de Il giorno in più è che Fabio Volo non è un comico: come spiegare allora questo film nel quale le donne gli cadono ai piedi e attendono un suo schioccare delle dita per denudarsi e concedersi a lui? Come giustificare le becere chiacchiere improntate su argomenti antiquati e pesantemente maschilisti (ogni tentativo di muoversi su posizioni progressiste e moderniste cade inesorabilmente nel ridicolo) che compongono la base della struttura narrativa? Al secondo posto nella classifica di cose preoccupanti che accadono in questo film c'è poi l'idea di trasformare Fabio Volo in un attore: qualunque cosa egli sia, ammesso che sia qualcosa, di certo un attore non è - ma forse per il pubblico italiano questo è solo un dettaglio insignificante. Accanto a lui troviamo qui Isabella Ragonese, Stefania Sandrelli, Roberto Citran, Hassani Shapi e, in particine minori, Lino Toffolo e Luciana Littizzetto. La confezione è onestamente televisiva ed è forse la cosa migliore dell'opera tutta. 1/10.
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