Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Giacomo, cinico ed impenitente single in carriera, s'invaghisce di Michela, una sconosciuta incrociata sul tram. A New York, dove lei si è trasferita per lavoro, i due vivranno una breve e intensa storia d'amore che tuttavia s'interromperà bruscamente, a causa delle reciproche incapacità di contrarre impegni seri. E se questa volta fosse quella buona per entrambi? Qualche anno fa mi chiesi perplesso i motivi dell'enorme successo editoriale di Fabio Volo e, messi da parte pregiudizi e spocchie, decisi di provare a leggere "Il giorno in più", restandone francamente costernato. Una storiella elementare a fare da sfondo ad una serie interminabile di presuntuosissime riflessioncine dell'autore sull'amore, il sesso e i rapporti familiari ed umani: poca roba davvero, ma evidentemente sufficiente a far scattare l'immedesimazione generazionale di un pubblico mediamente giovane e disposto ad aprire un libro solo se questo parla il suo stesso linguaggio. Inevitabile, visto il grande successo del romanzo, la trasposizione cinematografica, interpretata dallo stesso Volo. Il film, per la verità, "asciuga" non poco la vicenda del libro, restituendone solo gli elementi base e tentando la strada furbetta della "nuova" commedia all'italiana, con una prima parte parente strettissima degli ammorbanti manualidamorefemminecontromaschiimmaturi e via appallando, per poi trasformarsi in una (invero noiosissima) seconda parte nelle pretenziose forme di una commedia romantica dal respiro internazionale (l'ambientazione newyorkese con il sacrilegio dei meravigliosi Mazzy Star in colonna sonora). Un mezzo disastro, peggiorato da una direzione con scarsissima verve di Massimo Venier, già co-autore del celeberrimo "Mai dire Gol" della Gialappa's Band e regista di svariati film di Aldo Giovanni e Giacomo. Discreto comunque il cast: Fabio Volo da attore se la cavicchia, Isabella Ragonese è bella come il sole, adeguati tutti i volti di contorno. Due stelle.
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