Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Un giovane autore riesce a far mettere in scena una sua opera teatrale; nella compagnia che la rappresenta c'è la ragazza che ama, figlia del capocomico. Ma il ricco zio dell'aspirante drammaturgo fa in modo che lo spettacolo venga annullato... almeno fino a quando conosce una delle belle attrici della compagnia, che gli farà cambiare idea.
Prima di diventare l'acclamato re del melodramma all'italiana, Raffaello Matarazzo diresse una serie di pellicole popolari tra le quali anche alcune commedie apertamente ridanciane come questa Giù il sipario; tratto da un testo teatrale di A. F. Bon (così sui titoli di testa: Francesco Augusto Bon, drammaturgo vissuto fra diciottesimo e diciannovesimo secolo) con una sceneggiatura dello stesso Matarazzo e di Alessandro De Stefani, il film è un buon congegno da risata leggera, ma mai sciocca, strutturato e disposto sulla scena con notevole mestiere. Questo anche grazie a un cast che comprende tra gli altri Andrea Checchi, Sergio Tofano, Lilia Silvi, Achille Majeroni e Lola Braccini; certo, la storia è ben presto prevedibile e va accettata per ciò che è: un pretesto per intrattenere in maniera spensierata il pubblico per un'ora e un quarto, ma siamo pur sempre nel 1940 e per un cinema italiano in crisi economica (la seconda guerra mondiale in atto) e di idee (commedia era ormai sinonimo di pochade o di telefoni bianchi), Giù il sipario è comunque una brillante alternativa. In quello stesso anno il regista approdava in sala anche con Trappola d'amore. 4,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta