Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Pur nella cornice di un periodo di cinema non sempre felice, Matarazzo mette in scena un brillante film giocando sul ruolo degli attori e riuscendo a colpire giusto sulla tematica. Presa da un successo teatrale dell'epoca, il regista co-sceneggiando anche, riesce a costruire in maniera cinematograficamente valida la storia che arriva anche in odore di pochade. Certo la scelta del cast femminile, come sempre in questo momento storico del nostro cinema, non è delle migliori, sia figurativamente che come interpreti, ma quello maschile, pur non offrendo nomi di divi di primo piano, è decisamente efficace. L'ironia sui testi drammatici e sulle standardizzate interpretazioni degli attori teatrali è efficace ed divertente. Si capisce benissimo la critica che ci porta a rivalutare la commedia sempre considerata, anche al cinema, prodotto di serie B. Certo quello che salta agli occhi è la sottovalutazione di un regista come questo, che ha ripreso luce, posteriormente, solo nel suo secondo periodo e cioè nel cinema melodrammatico targato anni'50, che in che nel periodo precedente rimane schiacciato da nomi come Camerini e Blasetti, abbastanza inispiegabilmente.
Una storia divertente ed incalzante
Inq eusto perido sempre di più scopriamo un regista, a me, sconosciuto, almeno in questa vena
Un grande attore al servizio di una storia ironica e divertnte
Un po' rozza e di maniera
Qui giovanissimo ed in ruolo brillante, che è stato raro per lui
Fa il ruolo della moglie anche nel film
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