Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Matarazzo è diventato famoso per i suoi melodrammi, e il successo di pubblico lo costrinse a girarne diversi, fino a dichiarare di esser rimasto improgionato nel genere. Lo capisco, perché era anche un bravo regista di commedie divertenti e veloci come questa, e si doveva rammaricare di non poterne girare quante avrebbe voluto.
Qui troviamo una scalcinata compagnia d'attori del teatro drammatico che cerca di imbastire in fretta e furia un dramma storico, pieno di scene forti, amori combattuti e passionali, e infarcito di espressioni iperboliche e ricercatissime. La totale inettitudine della masnada, il disturbo causato dai mille problemi della compagnia (soprattutto economici e sentimentali) producono effetti esilaranti, sia per il pubblico del teatro che per chi guarda il film. Non è escluso che gli autori del film "Rumori fuori scena" (USA 1992) si siano ispirati a questo dimenticato gioiello della commedia italiana, senza tuttavia eguagliarlo.
Inaspettatamente mi sono fatto delle belle risate, soprattutto nella seconda parte, dove viene inscenato il dramma in teatro. Gli attori sono tutti bravi, e danno un'interpretazione caricaturale di tipi umani e personaggi, ma in modo così discreto e moderato che non raggiungono mai l'effetto farsa o pagliacciata. Segnalo la bella e simpatica Lilia Silvi, che infatti viene contesa da due uomini. I dialoghi servono il tutto al meglio.
Siamo dalle parti della screwball comedy americana di quegli anni, ma decisamente in stile italiano. Un film da riscoprire.
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