Regia di Matthew Chapman vedi scheda film
Un particolare concentrato di thriller filosofico/religioso. Si affrontano in maniera coinvolgente tutta una serie di cavilli, pregiudizi e fanatismi, mettendo in cattiva luce, alla fine, chi resta invischiato negli integralismi più distorti, troppo spesso perseguiti al fine per poter cacciare via i fantasmi di un passato ingombrante.
Un uomo vuole gettarsi dal cornicione di un grattacielo.
In una serie di flashbacks racconta al negoziatore che cerca di dissuaderlo - anche lui al centro di un dramma familiare - quali vicende d’amore e contrasto lo abbiano portato una scelta così perentoria e senza apparente risoluzione.
Ovviamente l’amore è al centro di tutto il film. Amore assoluto, amore dedito, amore riconoscente, amore perduto, amore contorto, amore incondizionato, amore interessato, amore: in tutte le sue accezioni. E quindi anche quelle malate, che lo portano all’odio, al tradimento dei propri principi, che lo traducono in rapporto maniacale, che lo privano della leggiadria e lo trasformano in violenza.
Scopriremo una soluzione al tutto. Anzi più soluzioni, considerando anche le problematiche non da poco che riguardano il negoziatore...insomma ce n’è per tutti gusti, tutte le soluzioni, tutte le angolazioni. Sempre premesso che ognuno considererà la storia, le premesse e le conseguenze dal suo, personale, punto di vista.
Alla fine, l’unico a non variare sarà... il punto di impatto.
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